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Voglia di un antipasto d'estate? E' comprensibile, vista la primavera che avanza.
Ma volete qualcosa di diverso rispetto alle solite mete di casa nostra? Si può fare e, non male come possibilità, senza spendere troppo.
La meta, non troppo lontana, è la Grecia che si può raggiungere con un volo low cost (e se si tratta di un weekend può essere davvero a costo ridotto riducendo le sempre più invadenti spese del bagaglio). Ma dove puntare? Atene, per molti, è una destinazione ormai scontata. Ma Salonicco, invece, può essere una scoperta. Perfetta per una fuga veloce tra storia e mare.
Salonicco, infatti, è la seconda città della Grecia, si trova nel nord del paese e il suo aeroporto è ben collegato, anche in questa bassa stagione. E da qui, avendo un po' più di tempo, si possono andare a scoprire anche luoghi meno inflazionati delle solite isole da cartolina Egea. Ma, soprattutto, può essere la meta di un weekend di primavera avanzata, da dedicare alla scoperta dei luoghi simbolo di questa città ricca di ricordi dell'età romana e bizantina. E che, per noi, ha qualcosa di amichevole visto che fa parte della rete Unesco delle Città Creative della Gastronomia: proprio come Parma.
Ma prima di dedicarci al cibo pensiamo all'arte e alla cultura.
Questa città, infatti, mescola la Grecia classica coi Balcani, è storicamente fondamentale per la storia dell'impero Bizantino e, ancora oggi, è un importante centro del cristianesimo ortodosso. Non a caso qui si trovano chiese ricche di storia e grandi cattedrali mentre i monasteri del Monte Athos non sono lontani.
Allora dobbiamo pensare ad un luogo noioso, perfetto per chi cerca spiritualità? Per nulla, visto che è uno dei centri studenteschi più grandi dell'Europa sudorientale. E i musei si affiancano ad una vita serale coinvolgente dove bar di moda si trovano a pochi passi dalle attrazioni di un un museo: da queste parti si dice dice che sia la patria di santi, apostoli, eroi, leader e filosofi. E gente che sa vivere bene. Lo si coglie già passeggiando per il lungomare per arrivare alla Torre Bianca, il simbolo della città, voluta dal sultano ottomano Solimano il Magnifico come parte della fortificazione dell'abitato. Dall'alto si gode una vista splendida mentre dentro si trova un museo che riassume la storia di Salonicco dalla sua fondazione fino al 1922. Poco lontano si trova poi il Teatro nazionale della Grecia settentrionale ma vale la pena di proseguire sul lungomare verso Aristotelous, la piazza che è il salotto della città. E da dove, quando il cielo è sereno, si può vedere in distanza il mitologico Monte Olimpo. Meno mitici ma comunque imponenti, da lasciarsi alle spalle per proseguire la passeggiata lungo il Nikis Boulevard fino alla statua di Alessandro Magno a est (il condottiero è l'idolo locale: è nato a d appena 40 km da qui) per poi andare a rendere omaggio all'Arco di Galerio e alla Rotonda: sono lasciti dell'ennesimo generale romano ma soprattutto sono il racconto fatto in pietra della storia turbinosa del Mediterraneo visto che, nei secoli, la Rotonda è stata tomba, tempio pagano, chiesa ortodossa, moschea, di nuovo chiesa e poi museo.
Quindi è il momento di salire e lasciare il mare: si percorre via Olympiados diretti alla città vecchia e al suo castello. L'architettura racconta di influenze balcaniche e le piccole strade sembrano quelle di un paese remoto. In cima, poi, oltre la vista sul golfo di Thermaikos ecco il castello Eptapirgio (che significa significa semplicemente che aveva sette torri) e che è stato anche prigione durante il regime dei colonnelli. La gente del posto dice che il suo nome è citato in molte canzoni del genere rebetiko, quello popolare che risuona sempre in ogni locale greco. Ecco, allora fate sosta in una delle piccole taverne intorno, ascoltate la musica e ordinate mezedes e ouzo: le prime sono assaggi da condividere, il secondo liquore all'anice. Poi chiudete gli occhi: e capirete come è facile essere felici. Basta rilassarsi e cedere alla poesia della Grecia.
Idee
Vergina
Il mito di Alessandro
A meno di un'ora da Salonicco si trovano i luoghi simbolo della storia: quelli legati ad Alessandro Magno. Basta infatti andare a Vergina per raggiungere il centro dell'antico regno di Macedonia. Qui visse e morì il re Filippo II il Macedone dal 382 al 336 a.C. e qui suo figlio, Alessandro Magno, fu incoronato prima di intraprendere la leggendaria costruzione dell’impero. Oggi si possono visitare le tombe reali sono presentate all’interno di un tumulo coperto di erba, a imitazione dell’originale tumulo funerario dei macedoni.
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