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viaggi

Valtellina l'oro rosso nel bicchiere

Valtellina l'oro rosso nel bicchiere

di Lucia Galli

29 Ottobre 2024, 09:42

«Voltolina, valle circundata d’alti e terribili monti, fa vini potenti ed assai». Come sempre Leonardo aveva ragione: andando a zonzo per la Valtellina del Cinquecento ne aveva già compreso il carattere, liquido, fluido e potente, come non mancò di annotare su questo foglio - il 573 b recto- del codex Atlanticus.
La vendemmia 2024 volge al termine, è stata il solito grande rito collettivo e, come canterebbe Frank Sinatra, «It was a very good year». Così questo è il momento migliore per andare alla scoperta, a piedi, in bicicletta e col cuore, di un territorio che fra vini, amari, formaggi e mele sembra un gran bazar delle golosità. Se il lato orobico della valle è più scuro e fa maturare formaggi come il Bitto, «storico e ribelle», sul sunny side della valle splende il sole «Come a Pantelleria: abbiamo le stesse ore di luce», dice serissimo Davide Fasolini, enologo, presidente della «Strada del Vino» e anima delle cantine Dirupi.
Inferno, Grumello, Sassella, Maroggia, Valgella e poi lo Sforzato. Sono questi i doni rossi e liquidi della valle: merito di un nebbiolo – ben più argilloso e morenico di quello piemontese - che qui si chiama chiavennasca e si inerpica fra 2500 km di muretti a secco, maturando fra i 300 e i 700 metri di quota. Gli stessi che oggi si possono percorrere con tour che promettono di smaltire ciò che si assaggia, nel piatto come nel calice.
Si parte da Sondrio e si punta ai filari: ordinatissimi, da est a ovest per catturare la miglior esposizione a sud: nulla è cambiato negli ultimi 100 anni: «Qui i trattori non entrano, si fa tutto a mano». La strada si inerpica dolce verso Poggiridenti, Tresivio, Ponte in Valtellina e Chiuro. Eccolo il quadrilatero del rosso superiore Docg. A novembre si possono scegliere varie esperienze outdoor ed indoor. Ci sono le visite alle cantine, le degustazioni, oppure le passeggiate, guidati da accompagnatori di media montagna, fra cru e ges come vengono chiamati quassù i terreni vitati. «Noi siamo un’azienda a conduzione familiare e riusciamo ad aprire a viaggiatori solo nei fine settimana», spiega Mario Lanzini, 33 anni e tanta passione per la sua cantina, giovane, dinamica, ma dai numeri ancora «boutique».
La Strada del Vino propone anche esperienze wellness che uniscano un percorso in una spa ad una «cura» a base di prezioso nettare. Succede, per esempio, al Wine Hotel San Carlo nel borgo di Chiuro dove, da sei generazioni, i viandanti vengono accolti. Quelli di oggi trovano anche una mini «infinity pool» sul tetto dell’albergo da cui sembra di poter toccare i filari con le dita.
Sono «solo» quattro le generazioni che, una sessantina di km più a monte, hanno custodito i segreti del Braulio, l’altro oro rosso della valle. La famiglia Tarantola Peloni ha una storia che, dal 1875, profuma di leggenda e di erbe. Dal 2014 il digestivo, fra i più bevuti d’Italia, fa parte del gruppo Campari, ma invecchia ancora nelle cantine che si ramificano sotto il centro storico di Bormio. Qui dove un saggio nonno farmacista pagò a tutti gli abitanti di via Roma gli spazi sotterranei per far riposare il suo prezioso nettare, tutto è come un tempo. «Ricetta orale»: così assicurano Francesco ed Edoardo, giovani custodi del brand, accompagnando in un percorso di visita tutto ipogeo, suggestivo, multisensoriale ed… ingannevole: sì perché, raggiunta la sala dei mortai un antico erbario gigante sembra svelare l’arcano. Achillea, assenzio, ginepro e genziana solo le prime 4 botaniche della ricetta. Il resto è un segreto made in Valtellina da riscoprire con i suoi 21° di bontà mentre l’autunno imbianca già le prime cime e si brinda all’inverno ormai alle porte.

Gli indirizzi

Dormire e mangiare

Hotel San Carlo
hotel, ristorante, cantina e spa sul tetto. Via Stelvio 48, Chiuro (Sondrio)
winehotelsancarlo.it
Doppia da 200 euro
Ristorante Vecchia Combo
piazza del Crocefisso
0342 901568: Da non perdere taroz e sciatt.

Osteria dei magri
vicolo Galilei, 1
0342 901694: elegante rivisitazione di piatti della tradizione, in una vecchia cantina
osteriadeimagri.it
Hotel Sertorelli Reit
Via Monte Braulio, 4
tre stelle nel cuore degli storici vicoli del centro di Bormio. hotelmeublebormio.com

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