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La febbre dell'orzo. Un viaggio attraverso le Fiandre tra palazzi, storia e grandi birre

La febbre dell'orzo

di Luca Pelagatti

10 Maggio 2025, 20:09

Nel 1900 erano 3200 mentre oggi si sono ridotti a circa 200. Eppure nessun altro paese al mondo ha una simile scelta. E questo spiega perché per un viaggio in queste terre occorre portarsi dietro la valigia. Ma anche un bicchiere.

Stiamo parlando del Belgio (visitbelgium.com) e i luoghi da visitare sono i birrifici: si, perché questo piccolo paese è un vero e proprio paradiso della birra e la storia del rapporto tra le Fiandre (www.visitflanders.com) e il nettare che nasce dall'orzo è antico. E coinvolge monaci e teste coronate.

Se nell'Europa del sud, infatti, si beveva il vino, nelle Fiandre i monaci si dedicarono alla birra facendola diventare un'arte al punto che, nel 1364, persino l’Imperatore Carlo IV si occupò di questa materia con un decreto. Tutto questo per dire che la birra, da queste parti, è una cosa seria ed è anche lo spunto per un viaggio indimenticabile: inseguendo la bionda migliore.

Il punto di partenza può essere la capitale, Bruxelles, dove, nel quartiere di Anderlecht, si può andare a scoprire la Brasserie Cantillon (www.cantillon.be), un birrificio artigianale a gestione familiare che è anche un museo dedicato alle birre a fermentazione spontanea. La materia è complessa ma si può riassumere più o meno così: non avete mai bevuto una cosa simile. E o la si ama o la si odia. Ma vale la pena, comunque, di essere provata. Se la amate, - come molti - potrete poi fare 10 km e andare a Berseel, a sud di Bruxelles, dove si trova il birrificio Brouwerij 3 Fonteinen (www.3fonteinen.be) : la gestione è familiare e la «birra acida» viene servita anche in una brasserie abbinata ai piatti della tradizione.

Volete qualcosa di più facile e «beverino»? Allora, andate a Gent. Fu la capitale dell'antica contea delle Fiandre, è una città splendida, con una atmosfera autentica che colpisce e il suo municipio è uno dei palazzi più belli di Fiandra. Se ci aggiungete la cattedrale di San Bavone, un gioiello gotico, e il polittico di lvan Eyck capite che è un viaggio da fare assolutamente. Ma noi siamo qui per degustare: e allora dopo tanta storia andiamo a scoprire il Dok Brewing Company (www.dokbrewingcompany.be), un birrificio moderno dove anche pranzare anche se la vera chicca è forse Artevelde Brewery (artevelde.be): è in pieno centro e si mangia tra botti e spine. E la rossa Grand Cru non si dimentica.

Proseguendo, a 30 km, si trova la cittadina di Oudenaarde e anche qui occorre fermarsi: un po' perché qui arriva il classicissimo Giro ciclistico delle Fiandre e anche perché qui è nata – pochi lo sanno - la prima Duchessa di Parma, Margherita. Ma anche perché a due passi c'è il birrificio Liefmans (www.liefmans.com): è stato fondato nel 1679 e ancora oggi propone birre straordinarie.

Abbiamo detto che i birrifici sono centinaia: ma alcuni sono imperdibili: ad Anversa, la città di Rubens e dei diamanti oltre che di molte altre bellezze, occorre andare a scoprire la Westmalle (www.trappistwestmalle.be). E' una birra trappista prodotta ancora dentro i muri dell’abbazia cistercense sotto la supervisione dei monaci, che producono anche formaggio. E qui si può anche pernottare ricordando che questa è una birra Trappista: non c'è scopo di lucro e il ricavato è destinato alla comunità monastica e alla carità. Oltre che buona fa anche del bene.

Nel centro della città poi vale la pena di andare a fare un salto alla antica Brasserie De Koninck (www.dekoninck.be). Qui nel 1827 c'era una locanda che col tempo è diventata una vivace fabbrica dove dovete per forza chiedere un «bolleke»: è il nome di un bicchiere ma per la gente di Anversa è un simbolo di convivialità.

Ancora uno spostamento: a 20 minuti, a Breendonk, ecco la casa madre del gruppo Duvel Moortgat. Lo stabilimento si può visitare e a questo marchio appartengono alcune delle birre più celebrate al mondo (una curiosità: anche il birrificio del Ducato di Parma appartiene al gruppo fiammingo). La più celebre tra le birre venne creata per celebrare la fine della Prima Guerra Mondiale ma al primo assaggio qualcuno sbottò: «questa birra è un vero diavolo». Il nome rimase: Duvel, appunto, indica il diavolo. Ma si tratta di certo di un demone molto simpatico e goloso.

Idee
A Bruges

Non si può fare un viaggio nelle Fiandre (www.visitflanders.com)
senza dedicare un po' di tempo a Bruges: la chiamano la Venezia del Nord, è un Patrimonio Unesco e lascia sempre senza parole per i suoi palazzi tra i canali, le piazze dominate da chiese storiche e i vicoli acciottolati. Fino alla piazza del Mercato, coronata da edifici delle corporazioni e dalla svettante mole del Belfort. Ma anche qui si produce birra: De Halve Maan (www.halvemaan.be) è l'unica birreria a conduzione familiare, ancora attiva, situata nel cuore della storica cittadina. Ogni giorno vengono organizzate visite guidate, al termine delle quali si potrà gustare una chiara Brugse Zot.

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