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viaggi

Tutti conoscono e amano Firenze. Ma ci sono angoli ancora da scoprire

Poesia sull'Arno

di Luca Pelagatti

26 Maggio 2025, 13:22

Inutile girarci intorno: Firenze non è una città. E' un mondo. E non a caso l'area all'interno dei suoi viali, o se preferite lo spazio compreso nella cerchia delle mura medievali, è diventato uno dei Patrimoni dell'Umanità. Sia chiaro: non un monumento, una chiesa, uno spazio preciso: no, l'intero centro della città che, è la stessa Unesco a dirlo «è una realizzazione artistica unica nel suo genere» capace in oltre sei secoli di «esercitare un’influenza sullo sviluppo architettonico e delle arti monumentali».

Insomma, una specie di riassunto del bello che spiega perché qui, ogni anno, attirati da capolavori assoluti come la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria, la Galleria degli Uffizi e Ponte Vecchio arrivino oltre 7 milioni e mezzo di turisti.

Una onda umana che, purtroppo, travolge la città rendendo spesso la visita uno slalom con poca poesia. Mentre Firenze sarebbe così assolutamente piena di fascino.

Ecco perché, senza snobismo e senza mancanza di rispetto per i luoghi diventati, come si dice oggi, iconici, proponiamo qualche consiglio per altre cose da vedere: alcune sono celebri, altre sono visitate da meno persone. Tutte meritano il viaggio e regalano meraviglia.

La prima tappa per la nostra visita è villa Bardini, un palazzo in alto sulla collina che domina la città (www.villabardini.it). Si arriva camminando in salita dall'Arno, sfiorando i vicini giardini di Boboli e una volta in cima si viene premiati da una straordinaria vista. Ma non solo: in questo periodo – fino al 20 luglio - la villa ospita anche la mostra «Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti», un viaggio alla riscoperta della coppia che riunì artisti e intellettuali che hanno plasmato il Novecento italiano ma anche una selezione di opere uniche come «Il Ragazzo morso da un ramarro» di Caravaggio e gli «Apostoli» di Jusepe de Ribera. Poi, finita la visita concedetevi una sosta sul belvedere (qualcuno dice sia il più bel giardino della città) e scendete di nuovo verso il centro sotto il multicolore pergolato di glicine. Se c'è un posto dove farsi un selfie è di certo questo.

Poi, magari sfruttando la tramvia che da qualche parte ha cambiato la mobilità in centro a Firenze e che proprio qui ha un suo capolinea, puntate sul museo di San Marco: non è famoso come altri spazi fiorentini ma è uno spazio magico.

E' ospitato nella parte più bella di un antico museo domenicano voluto da Cosimo dei Medici e già la struttura è un capolavoro. Ma ci sono altri aspetti che lo rendono speciale: in moltissime sale, e in quelle che erano le celle dei monaci, ci sono gli affreschi di Beato Angelico che qui visse e pregò (era un frate oltre che un genio del Rinascimento) e qui passarono i grandi dell'epoca. Nella biblioteca studiarono tra gli altri Pico della Mirandola e Agnolo Poliziano e il priore del convento dal 1491 fu un certo Fra Girolamo Savonarola. Da queste sale uscì in catene e morì in piazza della Signoria. Una targa in marmo ricorda ancora dove venne innalzato il rogo.

Dedicate un po' di tempo al monastero, senza fretta: il ricordo della visita rimarrà a lungo con voi.

Poi, invece, proseguite verso un posto celeberrimo, tra i più famosi. Ma per molto tempo è rimasto celato e ancora oggi, per vederlo, occorre fare i turni. Stiamo parlando del Corridoio Vasariano (www.uffizi.it/corridoio-vasariano).

E' il «passaggio segreto sospeso» voluto da dell'allora duca Cosimo I de' Medici nel 1565, che collega collega palazzo Vecchio con palazzo Pitti passando per gli Uffizi e sopra il ponte Vecchio. Fino al 2016 è stato visitabile per piccoli gruppi ma poi è rimasto chiuso. E solo da poco tempo si può tornare a camminare dove passavano i Medici. Ed è come percorrere 750 metri nella storia. Il punto di vista è unico, straordinario: il ponte Vecchio è sotto di voi e c'è anche una finestra che affaccia dall'alto su una chiesa. Da qui il duca seguiva la messa di nascosto.

Poi, alla fine, si sbuca a palazzo Pitti: si apre una porta e di nuovo torna la folla di turisti, la massa di gente. Ma per un attimo, breve e perfetto, da lassù sembra che Firenze non sia la città invasa e spesso affannosa di oggi ma che sia quella magica di un tempo. Quella che, per davvero, è un patrimonio per l'anima.

Dove dormire
NH Firenze
Vicino a tutto ma abbastanza defilato da essere un luogo di relax e pace. Per dormire a Firenze, l'NH è il posto giusto: l'hotel si trova a pochi passi dalla fermata della tramvia che porta alla non lontana stazione e in giro per la città mentre in soli 20 minuti, a piedi, lungo l'Arno, si arriva al Ponte Vecchio. La struttura, quella di un moderno 4 stelle, offre anche un rooftop con piscina, bar e ristorante dove ammirare il tramonto sulla città. Le 152 camere sono in stile contemporaneo e molte si affacciano sul panorama cittadino e sul Parco delle Cascine. Nei dintorni ci sono poi diversi locali da provare.
www.nh-hotels.com/it/hotel/nh-firenze

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