Paolo Grossi
A parte l'avvio lanciato del Parma, solo ora, pian piano, stanno emergendo le reali gerarchie di questo girone D. I crociati hanno cercato di allungare in classifica e, non fosse per l'Altovicentino, avrebbero già fatto il vuoto. Alle loro spalle stanno però crescendo squadre di cui si conoscevano le ambizioni: dal Delta Rovigo all'Imolese, dal San Marino al Forlì, mentre pian piano si sta ridimensionando la matricola Lentigione, che pure è ben attrezzata.
Big match
Oggi a Santarcangelo, la sede scelta dalla Lega di D dopo settimane di tira e molla tra le due società, il Parma affronterà il San Marino. E' la prima in classifica che affronta la terza, che dista otto punti. Facile quindi pensare che un successo dei gialloblù toglierebbe ogni velleità di promozione ai padroni di casa, che a loro volta, vincendo, riaprirebbero invece i giochi. Un pareggio potrebbe avvantaggiare l'Altovicentino, il quale però oggi ha una gatta difficile da pelare, essendo di scena sul campo del Delta Rovigo.
L'appannamento
La squadra di Apolloni ha pagato un periodo di appannamento che pare aver superato con il franco successo di mercoledì sul Legnago. Il tecnico ha bisogno di ritrovare verve fisica in diversi giocatori, mentre altri sono forse un po' frenati dalle incombenze tattiche. L'assenza di Ricci si è fatta sentire, Sowe è bravo, ha piazzato anche un assist decisivo contro il Romagna Centro, ma appare abbastanza discontinuo. Sereni si è spento presto e non si è ancora riacceso. Apolloni non se la sente di tener fuori uno tra Giorgino e Corapi per poter schierare quatto «over» in avanti. L'alternativa sarebbe giocare a tre in mezzo e tre davanti inserendo Rodriguez, ma cambierebbero parecchie cose a livello tattico. E' comunque una soluzione che sarebbe bene avere pronta, anche a gara in corso, quando c'è da puntellare il centrocampo con più densità e fisico.
Bilanci
Alla fine del girone d'andata mancano sei partite, alla riapertura del mercato tre. Sono scadenze in cui diventa opportuno tracciare un bilancio per capire se sono necessarie migliorie sul piano della rosa o su quello tattico, magari anche su quello della preparazione. Tra il Parma e le altre il gap più netto riguarda l'organizzazione e la professionalità di strutture e staff. Cose che sicuramente hanno un peso anche sul piano tecnico ma che sul campo alla fine non sempre marcano una differenza cospicua. Spesso diventa importante anche l'aspetto psicologico, la carica con cui il gruppo affronta avversari e difficoltà. E l'umiltà con cui si propone. In questo il Parma si è quasi sempre atteggiato bene, e così dovrà continuare a fare per cavalcare davanti a tutti fino alla fine.
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