ANNA ORZI
Si spegne una luce nel panorama del volontariato locale. Infatti, dopo 32 anni di prezioso e generoso servizio nel campo delicato della sofferenza, si è sciolta la sezione fidentina dell’Avo (Associazione volontari ospedalieri).
Oltre un trentennio speso tra i degenti dell’ospedale e dell’Hospice e tra gli anziani del Pensionato albergo. Una presenza discreta ricca di valori che ha portato tra le corsie tanto calore umano molto apprezzato da tutti. Esperienze vissute con una dedizione che spesso andava al di là delle ore di servizio. Significative le testimonianze dei volontari raccolte in occasione del trentennale di fondazione due anni fa. Una tra tutte: «Noi non abbiano alcun potere contro la malattia, ma stare accanto alle persone con tenerezza ed empatia pensiamo sia una medicina portentosa...».
«Purtroppo – si spiegano in un breve comunicato – la mancanza di soggetti disponibili ad assumere cariche sociali, nonché la riduzione progressiva dei soci attivi per infermità o anzianità, non permettevano più di mantenere efficiente l’associazione. Desideriamo ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno donato tempo ed attenzione alle persone sofferenti. Un sentito grazie anche a quanti in vario modo hanno supportato e incoraggiato l’attività dell’Avo, in particolare al sindaco Massari, al vescovo emerito Mazza e al vescovo Vezzoli».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata