Bentornati cari compagni di branco, oggi vogliamo raccontarvi come si sentono i cani nelle diverse occasioni di incontro in contesto pubblico con altri cani.
Lo scopo è quello di farvi capire l’importanza della tutela e del rispetto reciproco, in primis per il benessere dei nostri amici pelosi. Ed ecco quindi alcune potenziali situazioni di incontro:
Il cane libero e il cane al guinzaglio
Forse non tutti sanno che: i cani non sono tonti, sono perfettamente in grado di riconoscere dove sono presenti vincoli fisici e qual è il loro significato.
Cane libero: in questo caso è il soggetto più avvantaggiato e se si tratta di un cane rispettoso e/o timido tirerà dritto senza degnare di uno sguardo il suo collega a guinzaglio. Quando invece abbiamo a che fare con un cane un po’ più peperino o che ha la tendenza a smorzare il proprio timore con l’aggressività (NB, con aggressività non ci riferiamo solo ad aggressioni gravi, ma anche a minacce, cani che si avvicinano impettiti ringhiottando o che da lontano si mettono in punta verso il loro interlocutore ad esempio) le reazioni saranno più forti.
Cane a guinzaglio: con tutta probabilità questo soggetto si troverà a disagio, disagio che sarà inversamente proporzionale alla sicurezza in se stesso che accompagna questo soggetto. In ogni caso il cane sarà perfettamente conscio di trovarsi in una situazione di svantaggio davanti ad un cane perfettamente sconosciuto - cane pensiero: «Cavolo, io sono legato e non mi posso difendere o allontanare e lui invece è libero”»
Qui le reazioni emotive andranno dall’assoluto menefreghismo per i cani solidissimi e sicurissimi ma altrettanto rari, a reazioni di panico e paura. La reazione comportamentale andrà dal cane che tira a guinzaglio con la coda tra le gambe per allontanarsi dalla situazione a quello che userà l’aggressività per allontanare l’interlocutore o evitare un interazione problematica. In entrambi i casi mettendo in forte difficoltà il bipede dall’altro capo del guinzaglio.
Cane al guinzaglio e cane al guinzaglio
Forse non tutti sanno che: per il cane la distanza ha un importante significato comunicativo. Infatti più le distanze si accorciano più si sente obbligato ad interagire anche se non vorrebbe.
Passando particolarmente vicino ad un altro cane altrettanto vincolato da guinzaglio diamo al nostro cane un chiaro indizio di voler interagire con chi sta passando. Vi ricordiamo inoltre che interagire a guinzaglio senza vie di fuga o libertà di movimento è spesso molto disagevole per il cane.
Il nostro consiglio in questo caso è quello di evitare il più possibile le interazioni ai guinzaglio soprattutto se il cane in questione ha occasioni per interagire da libero con i suoi conspecifici (che devono sempre essere ben selezionati in base al soggetto che ci accompagna) per due motivi fondamentali:
1. per evitare di metterlo a disagio e associare la presenza del cane ad un evento spiacevole.
2. per non creare aspettative sull’incontro di cani in passeggiata che comporta difficoltà nella gestione della passeggiata (cane che tira come un dannato verso ogni cane o cane che manifesta reazioni avversative verso gli altri quadrupedi).
L’altro consiglio che vi diamo: ove possibile, date spazio a chi state incrociando, cioè mentre passate prendete distanza in modo da mettere meno in difficoltà possibile il vostro cane e quello che sta arrivando.
Cane al guinzaglio che passa davanti ad una recinzione con cane che presidia
Forse non tutti sanno che: quando un cane viene lasciato a presidiare una proprietà è assolutamente normale che si incavoli parecchio con chi si avvicina e che, nella sua “lingua”, gli dica le peggio cose!
Cane dietro la recinzione: quando lasciamo un cane davanti ad una recinzione, soprattutto se affaccia su un luogo di passaggio e si tratta di razze particolarmente portate alla protezione, è come se gli stessimo dicendo «mettiti lì davanti al confine e proteggilo a costo della tua stessa vita» e, a meno che non si tratti un cane super socievole e che ama l’universo, il nostro amico quadrupede prenderà molto sul serio questo ruolo. Metteteci poi che tendenzialmente questo ruolo darà molta autoefficacia al nostro Fido, in quanto la sequenza che generalmente si realizza è: compare un estraneo (qualunque sia la specie), il cane «difensore» abbaia e minaccia e l’estraneo transitando passa e se ne va - cane pensiero: «Che figata, come sono bravo in questo lavoro, li caccio e loro se ne vanno sempre», rinforzando sempre più questo atteggiamento.
A livello emotivo però, nell’atto di fare la guardia, le cose che si possono scatenare sono diverse: se si tratta di un cane sicuro e adatto a questo ruolo ci sguazzerà, divertendosi quasi un po’, leggendo un po’ di timore nei passanti (vedi la nostra Olga che si diverte a nascondersi nella siepe per vedere la gente saltare con «l’effetto sorpresa»).
Quando il cane è un po’ meno solido o coraggioso le reazioni saranno più forti e rabbiose, accompagnate da una buona dose di stress e ansia.
Cane che transita a guinzaglio
Affrontare certi livelli di minaccia non è proprio una passeggiata di salute anche per quei cani che riescono a farsi rassicurare a sufficienza dal vincolo fisico della recinzione. Provate ad immaginare cosa provereste passando davanti ad un condominio in cui qualcuno vi insulta e minaccia dalla finestra; personalmente noi accelereremmo il passo o risponderemmo a tono, voi no? Per i nostri cani le emozioni sono assolutamente le stesse e sono direttamente proporzionali all’intensità della minaccia di chi presidia e dal numero e dimensione di protettori a presidiare.
Consiglio: anche in questo caso la distanza è importante, prendete spazio se è possibile e perché no, attraversate la strada se si può. Nel caso in cui non vi possiate allontanare e foste obbligati a passare vicino alla suddetta recinzione aiutate il vostro pet facendo da barriera fisica tra lui e la minaccia mettendolo dalla parte opposta rispetto all’altro cane.
Ci sarebbero altre mille occasioni in cui sarebbe importante imparare come ridurre il più possibile le difficoltà del nostro e degli altri cani ma le indicazioni che vi abbiamo dato possono essere una prima guida su come muovervi in queste circostanze. Stiamo già pensando a un altro approfondimento sul tema.
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di seguire l’appuntamento settimanale di “Compagne di Branco” in podcast su Spotify e in diretta su Radio Parma tutti i mercoledì dalle 18.00 alle 19.00
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