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COMPAGNE DI BRANCO

Nei panni di Fido

Nei panni di Fido

di Lia Begani - Valentina Tridente

01 Febbraio 2022, 09:14

Bentornati cari compagni di branco! Questa settimana vogliamo riproporre l’angolo del: “mettiamoci nei panni di …” il cui scopo, vi ricordiamo, è quello di mettere in luce non solo il comportamento ma soprattutto le emozioni vissute dai nostri amici cani.Oggi si presenta a noi uno di quei cani che alla nostra Lia piace definire i cani “ortensia” o “nani da giardino" ovvero quei cani che vengono relegati a vivere perennemente in giardino (NB. questo non rappresenta un grave problema in sé e per sé a patto che chi convive con Fido si prenda il tempo e l’impegno di passare del tempo fuori con lui e di fargli fare le sue passeggiatine anche fuori dal giardino). Lasciamo quindi la parola al diretto interessato.

“Ciao a tutti sono Anger, Aldo, il mio compagno umano, dice che ho due anni e sono un Pastore Belga di Malinois e si vanta spesso del fatto che il mio papà cane ha vinto un sacco di gare, sia di bellezza che di lavoro (così sostiene lui perche io non l’ho mai conosciuto). Abitiamo in una casa molto bella circondata da un grande spazio verde nel quale si trova la mia bella casetta di legno.
A me non è concesso entrare nella casa di Aldo: quando ero piccola ho provato a seguirlo lì dentro per stare in compagnia ma lui si è arrabbiato molto.
Passo le mie giornate al lavoro e sono molto brava!
Ecco, per l’appunto, proprio adesso sta passando la signora con quel cane odioso, si credono di poter passare davanti a casa mia impuniti? Che rabbia, ma adesso gliela faccio vedere io!
Ehi tu, cretino di un carlino, è inutile che abbai, ti ho già detto che non ci devi passare vicino a casa nostra, puzzone col muso corto!!! Li vedi questi bei denti affilati? Se ti avvicini ancora un po’ alla nostra recinzione te li faccio sentire bene in quelle chiappette tonde!
Oh, finalmente si sono allontanati, mi fanno venire un nervoso… Tutte le mattine gli devo ripetere la stessa cosa perché si allontanino! Però alla fine lo fanno eh, alla fine si allontanano sempre.
No ecco, adesso ci si mette pure il ragazzo in divisa, quello che arriva con gli scatoloni, avete presente? Ecco lui proprio non lo sopporto, Io sto qui apposta a presidiare il territorio e lui imperterrito si avvicina, tocca i campanelli e se ne sta lì ad aspettare che qualcuno lo mandi via…Non c’è proprio mai un attimo di pace.
Eh ma io mica sono timida, gliene dico quattro tutte le volte. Glielo faccio capire bene quello che penso di lui e dei pacchi che lascia qui davanti ogni volta!
‘Ehi tu! Non credere nemmeno lontanamente di poter entrare, il mio compagno Aldo non c’è ma ci sono io e ti ripeto ogni volta che te ne devi andare per non tornare più! Perchè te ne stai lì con quello sguardo imbambolato? Vattene!!’ Ah, ma aspetta che lo prenda io quel cavolo di pacco, vedi che fine gli faccio fare.
Ok, anche questa è andata, ma è mai possibile che io debba ripetere le stesse cose ogni giorno? Che nervi!
Non riesco proprio a calmarmi, proverò a sgranocchiare questo bastone col ciuffo che Aldo chiama “lascopanonsimangia”: niente, non riesco ancora a calmarmi, proverò con una corsetta e a scavare una bella buca.
Ecco adesso va, meglio. Faccio un pisolino, che bello sarebbe se tornasse Aldo.
Mi svegliano, sento dei rumori al cancello e sento odore di… Aldo. Evviva!
‘Ehi amico mio bentornato! Mi sei mancato tanto oggi…
oh-oh, che brutta faccia hai, chi ti ha fatto così arrabbiare? Chi? Io? Ma non capisco, cosa c’entra il “lascopanonsimangia”? Perchè te la prendi così tanto? Non c’è bisogno di urlare. E poi, perchè la mia buca non ti piace? A me è servita parecchio.’.

‘Aspetta Aldo, dove vai? Non stiamo un po’ insieme?’
Niente,si è chiuso in casa…uffa che noia! Ho un sacco di energie e non so che farci, che stress.
Mi sgranocchierò un bel ramo verde della nuova aiuola che Aldo ha fatto piantare a quell’antipatico del giardiniere (che se ne va sempre in giro tutto rigido con quell’odore acre della paura e quando c’è lui Aldo mi lega ad un lungo guinzaglio di metallo), ha ancora il suo puzzo.
Oh cavolo, è tornato fuori Aldo e pare che non sia contento della mia potatura…
‘Dai amico mio non urlare, non ho potuto resistere.
No, dai ti prego non legarmi al solito guinzaglione di metallo, che noia…
Non andare via di nuovo, resta con me.’
Ecco, si è di nuovo chiuso in casa. Lo aspetterò, terrò d’occhio la porta per vedere se torna.
Non torna, lo chiamo: Aldo, Aldo, Aldo, Aldo, Aldo!
Mamma mia com’è nervoso oggi, si è affacciato alla finestra urlando. Vabbè mi sa che non è aria, che tristezza”

Il giorno seguente

“Oh, oggi è il giorno in cui Aldo resta a casa da lavoro, eccolo ha preso il guinzaglio!
Evviva!!!! Si esce, che smania, Aldo non ti arrabbiare se corro non riesco ad aspettare sono troppo felice. Che bello esplorare. ‘Dai Aldo, accelera che così è troppo piano.
Ehi Aldo, guarda, c’è il solito Carlino culone! Ehi tu, sei fortunato che mi tengono perché ti ho visto che sei passato ancora vicino a casa nostra.
Aldo non arrabbiarti, lo sto facendo per noi, non vedi che brutta faccia a quello e che rumori strani che fa mentre respira? E poi passa sempre non curante davanti a casa nostra!’

Ma come, si torna già a casa? io vorrei stare in giro…”

Ecco cari amici, oggi abbiamo pensato di cercare di farvi mettere nei panni di un cane, in particolare uno il cui lavoro richiederebbe molto movimento e impegno mentale (vi ricordiamo che la memoria di razza del pastore belga di Malinois è quella di un vero stacanovista, versatile ma sicuramente un cane attivo.) Come lui ci sono tante altre di razze con caratteristiche simili spesso sottovalutate, la cui attitudine non viene assecondata e rispettata.
Ribadiamo: per quanto riteniamo che un cane stia bene come membro della famiglia a 360 gradi il problema nello specifico non è il vivere esclusivamente in giardino quanto l’isolamento sociale e la mancanza del rispetto delle esigenze di quello specifico cane e delle sue attitudini che comportano spesso stress e di riflesso comportamenti indesiderati. Per una convivenza serena in cui sia l’umano che il cane siano appagati bisogna tenere in considerazione le esigenze fondamentali di entrambi, e non solo dell’umano: un cane non è fatto per stare fermo in giardino come un’aiuola - piuttosto allora piante un’ortensia o comprate un nanetto di ceramica (come dice sempre la nostra Lia.)
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di seguire l’appuntamento settimanale di “Compagne di Branco” in podcast su Spotify e in diretta su Radio Parma tutti i mercoledì dalle 18.00 alle 19.00
Lia Begani
e Valentina Tridente

e-mail: compagnedibranco@gmail.com
IG:@compagnedibranco
FB: compagnedibranco

Volete che la foto del vostro beniamino venga pubblicata nel prossimo appuntamento della nostra rubrica? Niente di più semplice: immortalate i vostri amici mettendo bene a fuoco il loro muso, scattate e inviate la foto a compagnedibranco@gmail.com
Come sempre tutti gli animali sono i benvenuti!

Ilario di Ester, Franca ed Elena Ghirardi

Nala di Martina e Annalisa Cocconcelli

Renee e Ulli di Alice Ghillani

Primo di Luisa Izzo

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