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Compagne di branco

Famiglia allargata

Compagne di branco

28 Marzo 2022, 09:29


Bentornati cari compagni di branco! Oggi vogliamo riprendere un argomento che abbiamo già toccato diverse volte ma a cui torniamo per dare l’importanza che merita: la convivenza tra più cani nello stesso branco/famiglia.

Forse non tutti sanno che: non tutti i cani sono propensi o bendisposti ad accogliere un fratello peloso (qualcuno non apprezza nemmeno l’ingresso di un nuovo bipede spelacchiato…).

Partendo da questo fondamentale presupposto, la prima cosa da valutare è se effettivamente il vostro cane è in grado di convivere e soprattutto condividere le risorse serenamente con un altro cane.
Alcune razze, quelle a spiccata diffidenza ad esempio, spesso stanno benone anche con i soli proprietari o comunque sono molto più selettive di altre nella scelta delle amicizie.

Rimane il fatto che in generale vi consigliamo di prestare particolare attenzione nella selezione del vostro «secondogenito» quadrupede peloso partendo anche dal presupposto che sarebbe molto bello che i cani non si limitassero a tollerarsi ma l’ideale sarebbe che si piacciano e amino stare insieme.
La cosa che vediamo succedere più spesso è che noi quadrupedi spelacchiati (e ve lo confessiamo, è successo anche a noi di compagne di branco) ci lasciamo trasportare dall’occhio, dal cuore o dalla tenerezza ma questo non ci mette al riparo dal creare disagio o stress ai cani che dovranno convivere.
«Ok, care Compagne di Branco, ma cosa volete che sia un po’ di stress? Cosa può succedere?»

Ora ve vi proponiamo alcuni esempi di convivenza visti in prima persona dalla nostra Lia, da una delle peggiori alla migliore delle ipotesi.

I due cani non si sopportano: i motivi possono essere milioni dal semplice non piacersi (sì anche i cani, proprio come noi, hanno le loro simpatie e antipatie) alla competizione gestita male da parte di noi bipedi spelacchiati. Gli scenari possono essere altrettanto vari ma spesso catastrofici e possono arrivare a conflitti molto pesanti fino al ferimento grave o al decesso di uno dei due individui. Non trascurate mai anche i più piccoli segnali di tensione tra i membri del vostro branco perché lavorandoci e intervenendo tempestivamente la situazione può migliorare notevolmente arrivando anche alla risoluzione completa dei conflitti. Attenzione che a volte i segnali non sono sempre eclatanti e quando lo diventano può essere già tardi. Il famoso «guardarsi in cagnesco» non è solo un modo di dire. Ci sono cani che una volta arrivati alla rissa provano uno stress e un dolore fisico e mentale tale da togliergli ogni voglia di risanare la relazione col suo compagno quadrupede rendendo il danno irrecuperabile.
Conflitti per il ruolo: la comprensione di queste dinamiche in effetti richiede un occhio esperto. Dovete sapere che per il cane è molto importante ritagliarsi un ruolo all’interno del suo branco, ancora meglio se questo ruolo corrisponde alle attitudini di quel soggetto. Può capitare che due cani abbiano attitudini per lo stesso ruolo e nessuno dei due voglia cedere spazio all’altro e questo può essere causa di forti tensioni: in questo caso è molto importante richiedere l’intervento di un esperto che vi guidi nell’insegnare ai cani che un ruolo può essere condiviso, ove possibile, oppure guidare uno dei due verso un ruolo differente.
Il gruppo ha buone potenzialità ma fa fatica ad entrare in sintonia: a volte i cani sarebbero anche in grado di convivere serenamente ma i motivi di conflitto sono troppi ed evitabili, come ad esempio una gestione delle risorse sbagliata può creare tensioni anche su cani che hanno un buon feeling ma un’alta possessività.
Amore a prima vista: sì, ogni tanto capita anche che per qualche motivo due cani siano fatti l’uno per l’altra e le loro caratteristiche si incastrino a perfezione e con pochissimo sforzo la convivenza fili sempre liscia come l’olio.

«Ok, care compagne di branco, ma come si fa a capire se c’è attrito prima che sia troppo tardi?»

Per fortuna i segnali corporei sono molti: orripilazione del pelo (i cani che tirano su la cresta per intenderci), movimenti del corpo rigidi, sguardi tesi, spallate e spintoni fino a ringhi o addirittura vere e proprie risse. Attenzione qualche bisticcio può avvenire anche nelle migliori famiglie, ma quando i bisticci diventano troppo frequenti, la tensione può diventare tale da raggiungere un punto di rottura.

Quello che stiamo cercando di fare non è assolutamente dissuadervi dall’allargare la famiglia, anzi! Il nostro obiettivo è invitarvi ad ascoltare il vostro cane, che tendenzialmente sa meglio di voi cosa fa al caso suo e chi gli piace e chi no. Ci rendiamo perfettamente conto che non sia una cosa semplice, anche perché non sempre questo corrisponde al vostro desiderio, ma è molto importante ricordarsi che chi dovrà passare tanto tempo e gestire le dinamiche con il nuovo compagno è il vostro cane quindi dategli l’importanza che merita.

Spendiamo quindi qualche parola anche per i tanto agognati cuccioli.

Forse non tutti sanno che: il cucciolo non è un individuo più semplice per il branco che lo deve accogliere, anzi!
Un cucciolo è una grossa responsabilità per un cane adulto, ha spesso bisogno di essere protetto e tutelato, di imparare cose nuove, dinamiche importanti e di apprendere le regole sociali e tutto questo richiede da chi lo affianca un grosso dispendio di energie. Non tutti i cani hanno la voglia e la capacità di assumere in modo efficace questo ruolo che invece richiede un consenso molto importante per tutti. E poi diciamocelo, per quanto i cuccioli siano adorabili, a volte sanno essere anche degli instancabili piantaguai. Senza considerare che quel cucciolo in adolescenza dovrà ritagliarsi un ruolo, con tutti i rimaneggiamenti che questo passo può comportare in un branco.


Lia Begani
e Valentina Tridente
e-mail: compagnedibranco@gmail.com
IG:@compagnedibranco
FB: compagnedibranco

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