san bassano
Un intero paese mobilitato per salvare la vita a un piccolo falco pellegrino trovato ieri pomeriggio ferito e potenzialmente in balìa di altri predatori. Succede a San Bassano, in provincia di Cremona, dove il rapace è stato affidato alle cure «condivise» dei cittadini: chi l’ha ospitato, chi l’ha sfamato, chi l’ha assistito e tenuto al caldo. Fino a questa mattina, quando è stato consegnato agli agenti della polizia provinciale in attesa che, guarito, possa tornare a volare libero.
E’ stata una famiglia del posto, che stava portando a spasso il cane in campagna, a imbattersi nel volatile. Terrorizzato perchè preso di mira da due corvi e da una gazza, tentava di aprire le ali per tenere lontani gli altri uccelli, ma stava per soccombere. «E' stato il nostro cane - raccontano i protagonisti del ritrovamento - ad accorgersi del rapace e a fargli da scudo». Sventato l’agguato, i cremonesi hanno raccolto l’animale ancora impaurito, e lo hanno posizionato nel cestino della bicicletta. «E' rimasto appollaiato tranquillo nel cestino e così siamo arrivati a casa». Dove è scattata la mobilitazione. Prima la chiamata al sindaco, Giuseppe Papa, con successivo trasloco del rapace nell’abitazione del primo cittadino. E lì, via via, una sorta di «processione": sono arrivati il vicino di casa e il cantoniere, bambini con i genitori e anziani, tutti pronti a garantire un contributo all’operazione salvataggio, fosse anche solo una coccola. Decisivo più di tutti il macellaio, che ha provveduto a tagliare un pollo a pezzi per nutrire il falco, nel frattempo diventato una sorta di mascotte. Una marea solidale: «San Bassano e i suoi cittadini sono così" non ha nascosto il suo orgoglio il sindaco Papa.
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