COMPAGNE DI BRANCO
Bentornati cari compagni/e di branco, il tema di oggi ci tocca molto da vicino e che ogni volta che lo dobbiamo affrontare ci si contorcono un po’ le budella: parliamo delll’abbandono o la rinuncia di proprietà del cane ( meno grave del precedente ma comunque molto traumatico per il cane).
Stanche di sentire addurre le più disparate scuse per giustificare l’allontanamento del cane dalla famiglia, abbiamo deciso di snocciolare un po’ delle scuse che sentiamo regolarmente per dare la possibilità a chi si affaccia all’idea dell’acquisto o adozione di un compagno peloso di riflettere bene sulle soluzioni che si possono adottare prima di anche solo lontanamente pensare all’abbandono o rinuncia di proprietà.
Partendo dal presupposto che sono molto pochi i casi in cui noi di Compagne di Branco riteniamo indispensabile l’allontanamento del cane dal nucleo familiare, le principali comprendono ovviamente morte, malattie o catastrofi naturali.
Vediamo quindi una parte delle scuse e/o “difficoltà” che abbiamo incontrato in questi anni in cui abbiamo lavorato con “cani rinunciati” ovvero quelli che i loro umani non hanno più voluto.
- C’eravamo tanto amati: una coppia decide di allargare la famiglia con un compagno a quattro zampe e quando la coppia scoppia il cane diventa di troppo.
Che dire…che fatica! Capiamo che le rotture sono difficili che ci si deve riorganizzare la vita, lo spazio e le relazioni, ma anche se ora vi amate alla follia, vedete la vostra famiglia e il vostro amore come quelli che si vedono nelle pubblicità della mulino bianco dovreste sapere che la vita è imprevedibile e spesso un po’ bastarda e vi può mettere davanti a cambiamenti, ostacoli o decisioni che possono mettere a dura prova la sopravvivenza di un rapporto di coppia. Per questo vi preghiamo, nel momento in cui decidete di mettere in mezzo la vita di qualcun altro - quella del vostro futuro cane - di mettervi da parte i le favole e farvi a quattr’occhi un paio di domande decisamente ciniche e poco romantiche. Come per esempio: “Amore, se da qui ai prossimi 20 anni ( vi auguriamo di avere un cane parecchio longevo) dovessimo decidere che non stiamo più bene insieme, chi di noi due si potrà prendere cura del cane anche senza il supporto, fisico, morale ed economico dell’altro?” Oppure: “C’è uno di noi due che se la sentirebbe di gestire il cane anche da solo nonostante tutto?” ( No? Ecco rifletterei molto bene sull’idea di lasciar perdere…Si? ok, potreste essere pronti ma tutelate il cane anche dal punto di vista legale e intestatelo già a chi di voi sarebbe la persona più adatta a tenerlo anche dopo in modo da tutelare tutti dalla tentazione di usarlo per farsi la guerra con ripicche varie che non solo non farebbero bene a voi ma farebbero decisamente molto male al cane!
- Il cane si è ammalato e costa troppo curarlo: ebbene si, i veterinari costano tanto e no, non lo fanno per lucrare sulla vita dei vostri cani ma perché per quanto possa
essere un mestiere appagante rimane comunque un mestiere e in quanto tale deve permettere a chi lo pratica di portare a casa la pagnotta e mantenere una struttura e dei dipendenti ha un costo non indifferente. Detto ciò avere un cane è una scelta costosa, lo è già con le spese ordinarie (vaccini, cibo, profilassi filaria, antiparassitari) non parliamo poi di quando la sfortuna si accanisce ed arrivano quelle straordinarie (interventi chirurgici imprevisti, incidenti, malattie gravi…) e fidatevi difficilmente andrà sempre tutto liscio. Chiedete ad Andrea (marito della nostra Lia) cosa è successo alle sue coronarie quando è arrivato il preventivo dell’intervento di ernia del disco della nostra adorata BisiBassottisi. Vero è che esiste qualche clinica che permette di rateizzare le spese più grosse (NB è una scelta commerciale che i veterinari non sono affatto tenuti a fare ma qualcuno lo fa) ma vi consigliamo di farvi due conti e di riflettere molto bene anche su questo aspetto non da poco perché quando ci si prende la responsabilità di una vita lo si fa a 360°.
- Dobbiamo traslocare non c’è più spazio per il cane: qui ci teniamo a spezzare una lancia. Pur non sentendoci di giustificare totalmente questa mentalità, possiamo capire che chi vive in affitto si sente più sereno a non permettere la presenza di animali nella proprietà e diventa molto difficile ma non impossibile trovare casa se si è già accompagnati da uno o più cani. Crediamo tuttavia che con un contratto di affitto particolarmente tutelante nei confronti del proprietario ci si potrebbe proteggere senza escludere nessuno e di questo ne parleremo una delle prossime volte con la nostra Avvocatessa del cuore Cristina Ganga.
- Veniamo invece alla questione spazio: il cane non è una cassettiera del ‘700 chei se non sta bene in camera bisogna portarla in discarica; ci si dovrà sicuramente riorganizzare con i nuovi spazi per concederne un pò alle esigenze base del cane (un po’ di spazio per il riposo e un po’ per il cibo/acqua). Per il resto anche un alano ,se ben seguito e accudito, può vivere in appartamento. “Ma, care Compagne di Branco, il mio cane ha sempre vissuto in giardino e la nostra nuova casa non ha uno spazio esterno…” Cari lettori, per il 97% dei cani sarebbe molto più traumatico essere allontanato del suo nucleo familiare che dover lavorare e fare lo sforzo di adattarsi ad un cambiamento di ambiente. Certo, anche chiamare l’educatore costa: vedi punto 2.
- Ho preso il cane ma non è come me l'aspettavo: Il cane è un impegno e può avere problemi comportamentali e purtroppo non sempre basta l’amore per risolverli. Inoltre è molto importante informarsi sempre molto bene prima su chi state scegliendo di portarvi in casa senza sottovalutare le caratteristiche della razza o di quel soggetto specifico, possibilmente senza lasciarsi trasportare solo dal colpo d’occhio. Vi consigliamo inoltre di affidarvi solo a volontari o allevatori seri e disponibili prima di portare a casa il vostro nuovo amico.
- Il cane sporca: ma vah?! I cani, o almeno quasi tutti, perdono il pelo, può capitare che stiano male e facciano i bisogni in casa per non parlare di quelli che ancora non sanno che si devono fare solo fuori. Alcuni di loro hanno anche una certa tendenza a sbavare e sgocciolare in giro acqua dopo aver bevuto. Se siete molto attenti ad igiene, pulizia e all'integrità del vostro arredamento riflettete bene sull'idea che potrà essere complicata la convivenza con un pet.
Ecco, cari Compagni di Branco, se siete in procinto di allargare la famiglia con un amico peloso e leggendo questo articolo vi viene ancora da pensare: “Ma si, il cane lo possono avere tutti, cosa vuoi che sia?” vi prego lasciate perdere perché poi chi deve raccogliere i cocci della sua vita e delle sue emozioni è quel povero quadrupede peloso che nel migliore dei casi si deve adattare a cambiare famiglia o se gli va un po’ peggio si deve trovare sconsolato e spaesato in un box nella speranza che qualcuno lo noti…per non parlare di quelli mollati per strada o peggio. Avere un cane non è un capriccio ma un privilegio e un impegno: onoratelo come merita.
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di seguire l’appuntamento settimanale di “Compagne di Branco” in podcast su Spotify e in diretta su Radio Parma tutti i mercoledì dalle 18.00 alle 19.00.
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