Compagne di Branco
Bentornati Cari compagni e Compagne di Branco. Il caldo è esotico, qui da noi il panorama lo è un po' meno. Quale migliore occasione allora di dedicare lo spazio di questa settimana a quella categoria di pet che vengono definiti appunto esotici (non ci abitueremo mai ndr) non necessariamente per la loro provenienza. Lasciamo quindi la parola alla bravissima Anastasia volontaria dell’Enpa.
«Oggi vorrei parlarvi di come aiutare i nostri pet esotici a vivere al meglio ed a superare questa estate rovente. Prima vorrei raccontarvi una mia esperienza personale risalente all'infanzia: quando ero bambina, in diversi periodi, ero solita avere numerosi criceti, per l'esattezza in un periodo ne accudii 8 in contemporanea, ognuno nella sua gabbia.
Ai tempi, ancora non tutte le automobili avevano l'aria condizionata (per l’appunto quella della mia famiglia ne era sprovvista) e durante un viaggio estivo di 2 orette in cui portammo i miei criceti con noi, 7 di loro morirono per un colpo di calore. Ne sopravvisse solo uno, che per un'intera giornata rimase però barcollante. Ricordo che ci rimasi molto male, piansi tantissimo, ma imparai anche tanto da quell’esperienza.
Forse non tutti sanno che (e nemmeno io ai tempi) i pet esotici non sono parenti delle lucertole o dei cammelli, e hanno decisamente meno risorse di noi per affrontare il caldo.
Molti animali domestici non sudano ed hanno pochi strumenti fisiologici per abbassare la propria temperatura. Ad esempio, i cani accelerano la respirazione così che l'aria, che attraversa i turbinati nasali, raffreddi un pochino il sangue che irrora quelle zone ricche di capillari. Questa strategia è utilizzata da molti altri animali che non sudano, ma potete capire che a temperature molto alte non risulta essere abbastanza efficace. Tenete presente che conigli, cavie, criceti, topolini, ratti e cincillà, superati i 25-27 gradi iniziano ad essere a rischio colpo di calore, evento solitamente mortale.
E allora cosa possiamo fare per scongiurare che ciò accada? Innanzitutto riservate al vostro animale la stanza più fresca della casa durante il periodo estivo, possibilmente ventilata ma non in corrente. Potete posizionare un ventilatore, purché il getto non arrivi direttamente addosso all'animale. Osservate spesso il loro respiro: se è accelerato, bisogna intervenire subito. Nel caso dei conigli lo scambio di calore con l'esterno avviene anche attraverso le orecchie che hanno una superficie piatta abbastanza estesa e ricca di capillari. Può essere d'aiuto bagnare il dorso delle loro orecchie accarezzandole con le le mani bagnate o con un panno bagnato e ben strizzato, stando attenti a non far entrare l'acqua nel condotto uditivo. Questo metodo può essere sufficiente quando le temperature iniziano ad alzarsi, ma quando diventano molto alte da solo non basta. Allora può essere utile avvolgere una bottiglia d'acqua congelata, o un siberino (quelle mattonelle ripiene di liquido che si usano per le borse termiche), in un panno ed adagiarlo nella zona in cui il nostro coniglio ama stendersi. Spesso sentendo il fresco, lui stesso deciderà di coricarsi li vicino. Attenzione! Non utilizzate per conigli o per roditori in generale i tappetini refrigeranti che si trovano in vendita per cani e per gatti, in quanto se il vostro pet dovesse rosicchiarli, potrebbe ingerire il liquido contenuto al loro interno ed intossicarsi! Stesso metodo del siberino o della bottiglia può essere utilizzato per le cavie le quali, goffamente, si sdraieranno proprio sopra una superficie piatta e fredda, così come per i ratti. Per altri animaletti come i criceti ed i topini, consiglio invece di posizionare questo oggetto congelato esternamente alla loro teca, poggiandolo sulla parete dell'area in cui hanno la tana in cui dormono. Purtroppo ultimamente però stiamo toccando sempre più spesso e più a lungo temperature davvero elevate e questi metodi possono risultare insufficienti. A quel punto è necessario avere un condizionatore, e per quanto possa essere un investimento costoso, nel caso in cui non lo possediate, in molti casi rappresenta uno strumento salvavita. Chi non ha esperienza con gli animali esotici probabilmente non immagina nemmeno quanti ne muoiano d'estate. E nel caso in cui aveste un coniglio o una cavia che vive all'esterno, cosa si può fare? Prima di tutto, garantire delle zone fresche, ventilate ed ombreggiate, lasciare diverse fonti d'acqua a disposizione e adottare il metodo della bottiglia ghiacciata o del siberino. Ma quando le temperature sono molto alte, bisogna assolutamente trasferire gli animali in un ambiente chiuso e fresco, pena rischio di perderli per un colpo di calore. Ricordate che questa categoria di animali è molto più sensibile al caldo dei gatti e dei cani che, pur essendo più resistenti, sono anch'essi a rischio nel periodo estivo».
Ringraziando Anastasia per i suoi preziosi consigli vogliamo concludere con una riflessione. Avere un animale, esotico o non esotico che sia, significa garantire per esso le migliori condizioni di vita possibile: viceversa ricordiamoci che nessuno ci ha costretto a portare quelle meravigliose pallette di pelo (o di non pelo) nelle nostre vite.
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