PATRIZIA GINEPRI
Per Parmacotto il 2018 è stato un anno davvero importante. L'azienda ha completato il progetto di ristrutturazione e definito l’assetto della governance, con un socio unico, il presidente Giovanni Zaccanti e un team di manager, legati a Parmacotto, che sono stati gli artefici della rinascita. Con queste premesse, l’azienda ha avuto un notevole sviluppo rispetto all’anno precedente: crescita di oltre il 12% a volume e del 15% a fatturato, indicatori economici (ebitda) e finanziari raddoppiati e importanti progetti in cantiere sia per il mercato nazionale che estero. «Un anno esaltante» conferma Andrea Schivazappa, amministratore delegato della società.
Al di là dei numeri, quali sono stati gli aspetti più significativi del 2018?
Innanzitutto stiamo completando il nostro team con l’inserimento di risorse giovani sia in produzione e qualità che nelle aree di marketing e commerciale. Abbiamo iniziato un progetto di training che fa capire quanto siano fondamentali le risorse umane nel nostro percorso verso l’eccellenza: quasi 3000 ore di formazione nel 2018 che diventeranno 4500 nel 2019.
Abbiamo avviato sponsorizzazioni importanti che nascono dalla condivisione coi nostri partner di valori, linguaggi e visioni, generatori di energie positive per tutti. Abbiamo proposto al mercato nuove referenze dal contenuto innovativo - la linea Zero Antibiotici e Azzurro a ridotto contenuto di sodio; durante la recente convention aziendale - che ha riunito più di 100 agenti di vendita presso l’auditorium dell’headquarter - abbiamo presentato una linea che raccoglie l’alta gamma del nostro territorio, «I racconti di Parmacotto».
L'azienda apre sempre più all'esterno, ad esempio la sponsorizzazione alla Fisi...
La prima cosa che cerchiamo nei nostri partner è la condivisione di progetti e visioni. Fisi è una federazione vincente e pulita e l’energia che abbiamo sentito durante i primi incontri ci ha fatto capire che quella era la strada giusta. In ambito culturale e artistico, abbiamo dato seguito al contributo al restauro delle Catacombe di San Gennaro a Napoli, con la scelta di sostenere il Teatro Regio di Parma. La divisione Educational dell’azienda ha rinnovato l’impegno di cultura alimentare rivolto alle nuove generazioni attraverso la II edizione del progetto “A Scuola di Cotto”, che raggiungerà quest’anno i 500 bambini in visita in azienda. Con Alma, infine, condividiamo i valori di eccellenza e alta specializzazione; siamo infine entrati a far parte di Alleanza Educativa Giocampus.
Quali sono i vostri progetti dal punto di vista dell'innovazione di prodotto?
Stiamo lavorando su un sempre maggiore controllo della materia prima, nei giorni scorsi abbiamo definito il nostro ingresso come soci finanziatori di Opas (Organizzazione prodotto allevatori suini), andando a creare «la filiera Parmacotto». Questo ci permetterà di lavorare nei nostri allevamenti su alcuni progetti importanti quali l’Antibiotic free su materia prima nazionale e il benessere animale, che vedranno il loro compimento nel corso del 2019. Collaboriamo, inoltre, con le Università di Parma e Bologna per il continuo miglioramento dei processi produttivi e dell’ingredientistica per conferire ai nostri prodotti il miglior profilo nutrizionale e organolettico.
Nel 2019 costituiremo un Comitato scientifico composto da importanti personalità medico/scientifiche che ci accompagnerà in questo percorso. Infine, grazie ad una collaborazione con uno spin off dell’Università di Parma, lavoriamo in chiave progettuale sul packaging in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Quali sono gli obiettivi che vi ponete nel breve e medio periodo?
Nel 2019 continueremo con una crescita a doppia cifra su volumi e fatturato, anche in considerazione del consolidamento delle attività in partenza negli Usa e in alcune aree Ue. Per il 2020 ci aspettiamo di raggiungere i 100 milioni di turnover, attraverso un ampliamento della distribuzione sui mercati esteri e un rafforzamento del core business sul mercato nazionale, nel rispetto degli obiettivi economico-finanziari di un’azienda in perfetto equilibrio patrimoniale.
Quanto peso avrà in futuro l'export e su quali mercati puntate?
L’estero avrà un peso sempre maggiore nel prossimo triennio. A gennaio saremo al Fancy Food a San Francisco per definire con i partner americani le prossime strategie commerciali. In Europa oltre ai clienti attualmente serviti in Francia e Belgio, abbiamo iniziato progetti importanti anche in Germania e Svizzera. Qualche pensiero lo stiamo facendo sul l’estremo oriente: Giappone e Hong Kong. Parmacotto va nel mondo, mantenendo fede alla sua missione di brand di alta qualità.
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