Luca Pelagatti
Probabilmente è una specie di assai poco invidiabile record: due colpi messi a segno in meno di una settimana nella stessa farmacia. E cosa più grave: da un unico bandito.
Eppure è proprio quello che è accaduto nella farmacia di viale Mentana presa di mira nel pomeriggio di giovedì scorso. E di nuovo ieri. E a colpire sarebbe stato - non c'è certezza ma più che un ragionevole dubbio - lo stesso uomo. Un tale con la faccia coperta e infagottato da un giaccone che arriva tra le 17.30 e le 18 e non perde tempo: mormora qualche parola di rito, mostra un coltello, arraffa i soldi e se ne va.
Un modo di agire che si è ripetuto identico in entrambi le razzie immortalato nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale. Mentre la conferma arriva dalle farmaciste rimaste impietrite dietro il banco: «E' sempre lo stesso».
O meglio: quasi tutte immobili, paralizzate dalla paura. Perché uno degli addetti il rapinatore solitario lo ha seguito durante la prima parte della sua fuga. E ha fornito alle forze dell'ordine informazioni che potrebbero essere assai utili alle indagini. L'uomo infatti, uscendo dal negozio, ha prima percorso alcune decine di metri a piedi.
Poi, arrivato in borgo Carissimi, è saltato su una bici con cui si è allontanato. E qualche altra telecamera potrebbe averlo ripreso, stavolta a volto scoperto, nel tratto successivo della sua fuga permettendo alle forze dell'ordine di raccogliere gli indizi utili ad incastrarlo.
Tra l'altro anche la scelta di colpire due volte nello stesso posto ha sicuramente accresciuto il rischio per il bandito che ora ha sia la polizia sia i carabinieri sulle sue tracce.
Per il resto poco da aggiungere se non che il rapinatore non si è fatto scrupolo di agire nella farmacia piena di gente, arraffando un bottino scarso, in tutto poche decine di euro. Una refurtiva presa al volo mentre nessuno ha avuto il tempo di abbozzare anche una minima reazione: in tutto la rapina è durata davvero una manciata di secondi e l'uomo è apparso calmo. Tanto da fare pensare che si possa trattare di un bandito con una certa esperienza che riesce a controllare la tensione e gestisce il colpo con freddezza. Tutti dettagli che ora sono al vaglio degli investigatori che stanno analizzando una per una le immagini per trovare un indizio, anche minimo, per arrivare a quell'uomo infagottato che gira in bici con il coltello in tasca. Pronto a mormorare «questa è una rapina» e svanire. Almeno fino al prossimo colpo.
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