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Addio a Angelo Tedeschi, l'ingegnere gentiluomo

Addio a Angelo Tedeschi, l'ingegnere gentiluomo

18 Ottobre 2017, 11:11

Innamorato della vita, curioso di tutto. Attivo, vivace, comunicativo, di un'umanità straordinaria e una specchiata onestà. Angelo Tedeschi, ingegnere gentiluomo, era così, capace di lasciare il segno nel cuore di chi lo ha conosciuto. «Era appassionato di ogni cosa. E gli piaceva condividere le sue passioni con gli altri» ricorda il figlio Giovanni. Ingegnere libero professionista, ma anche insegnante all'Itis di Parma dal 1977 al 1991, si è spento ieri all'alba.

Tedeschi amava il suo lavoro profondamente e in tutte le sue sfaccettature. Nato nel '43, la laurea nel '72 all'Università di Bologna, è stato presidente dell'Ordine degli ingegneri fino allo scorso settembre per tre mandati consecutivi, a riprova della stima che i colleghi provavano per lui.

Progettista e direttore dei lavori di edifici privati e industriali, ha svolto perizie estimative e consulenze giudiziarie, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi. Si è occupato del restauro, con particolare interesse, di edifici antichi, vincolati per legge a causa del loro pregio storico e artistico. Edifici a cui avvicinarsi con grande competenza e attenzione. «Aveva una passione senza fine per la storia - spiega il figlio -. Soprattutto quella di Parma. Della sua città conosceva ogni angolo, ogni più recondito segreto. Non c'era libro che non avesse studiato perché di Parma voleva sapere tutto. A dire il vero era appassionato di ogni cosa, in particolare di oggetti antichi e particolari. Tutto quello che aveva a che fare con le nostre radici lo affascinava enormemente».

Espansivo e spiritoso, amava stare con gli altri. Abile tessitore di relazioni istituzionali, ha ricoperto il ruolo di rappresentante degli ingegneri di Parma con totale dedizione. «E' stato un padre fantastico - riprende Giovanni, anche a nome della sorella Maria Teresa, entrambi ingegneri -. In noi, come negli altri, sapeva stimolare la curiosità e accendere la passione. Non è un caso che noi figli abbiamo seguito le sue orme professionali».

A nome dell'Ordine degli ingegneri di Parma, il messaggio commosso della presidente Susanna Dondi: «Abbiamo appreso con costernazione la triste notizia della scomparsa di Angelo, collega, amico e presidente indiscusso dell’Ordine per un lungo periodo di tempo. La sua scomparsa lascia un grande smarrimento. Perdiamo una guida di grande competenza e professionalità, depositaria della storia del nostro Ordine e garante dell’istituzione proprio in virtù di quel ruolo di guida che per anni ha ricoperto con grande senso del dovere. Un esempio per tutti noi. Tutti i colleghi che hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo e frequentarlo, non solo nella nostra città, ma ovunque in Italia, sono smarriti e addolorati. Parma perde un professionista capace, uomo generoso e impegnato, di rara autenticità umana».

Tedeschi lascia, oltre ai figli, la moglie Maria Luisa e gli adorati nipoti Maria Chiara e Guglielmo, i fratelli Piermaria e Aristide, la sorella Maria Grazia. I funerali si svolgeranno domani con partenza alle 10,30 dal Maggiore per la chiesa del Sacro Cuore. Il rosario sarà recitato questa sera alle 21 nella stessa chiesa. K.G.

Presidente dell'Ordine per tre mandati

Nato a Parma il 27 settembre 1943, si era laureato in Ingegneria all’Università di Bologna nel 1972. Angelo Tedeschi è stato presidente dell'Ordine degli ingegneri dal 1998 allo scorso settembre, dopo avere ricoperto l'incarico di consigliere dal 1977, segretario e tesoriere dal 1983 al 1998.

Attivo e disponibile, era sempre in prima linea a convegni e assemblee di categoria. Durante il 2017 ha ricoperto il ruolo di Coordinatore della Federazione degli Ordini Ingegneri dell’Emilia Romagna. Ha promosso ed incrementato, dal 1996 ed in particolare nell’ultimo quadriennio, il lavoro delle Commissioni, del Centro Studi Urbanistici e, nell’ottica della formazione permanente. Ha implementato i rapporti istituzionali con il tribunale di Parma, gli organi di governo, l’Università di Parma, la Regione, la Provincia e i Comuni, nonché con gli enti locali territoriali, intervenendo e collaborando, su mandato del Consiglio, nelle diverse occasioni che si sono presentate.

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