Letteratura
Martin Amis
Martin Amis, i cui romanzi caustici eruditi e cupamente comici hanno ridefinito la narrativa britannica negli anni '80 e '90 - descrivendo la cultura consumistica e l'influenza dei tabloid. La sua travagliata vita privata, per una specie di nemesi, ha reso anche lui una vittima della stampa scandalistica, è morto venerdì scorso nella sua casa a Lake Worth, in Florida. Aveva 73 anni.
Sua moglie, la scrittrice Isabel Fonseca, ha detto che la causa della morte è stata il cancro esofageo, la stessa malattia che ha ucciso il suo caro amico e collega scrittore Christopher Hitchens nel 2011.
Amis ha pubblicato 15 romanzi, un libro di memorie ben considerato ("Experience", nel 2000), opere di saggistica e raccolte di saggi e racconti. Nel suo lavoro successivo ha indagato sulle atrocità di Stalin, sulla guerra al terrore e sull'eredità dell'Olocausto.
È meglio conosciuto per la sua cosiddetta trilogia londinese di romanzi - "Money: A Suicide Note" (1985), "London Fields" (1990) e "The Information" (1995) - che rimangono, insieme alle sue memorie, il suo lavoro più rappresentativo e ammirato.
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