Pavia
C'è un fiore nero, forse capovolto con petali cadenti o forse bocciolo pronto ad aprirsi al mondo. Intorno i colori del ferro arrugginito, indice del tempo che passa e lascia il suo segno. E' un'opera su tela ma potrebbe benissimo essere lacrimante scultura immersa nel bosco. Marilena Sassi non è mai banale, dietro ogni opera c'è sì l'istinto creativo, ma anche il senso netto di una meditazione sulla vita che non si è mai arrestata negli anni della sua carriera artistica. L'omaggio all'eterno ritorno che la natura regala ai nostri occhi ogni giorno. Insieme riflessione sul tempo e le forme di vita.
Marilena Sassi prosegue la sua ricerca sulla sacralità nascosta in ogni esistenza, umana e non solo. Sulla magnificenza di ogni fiorire e sfiorire. L'artista si concentra questa volta sull'incanto di foglie, fiori e insetti, rappresentati con il tratto veloce della cultura informale, summa e frutto di un pensiero che affonda le radici molto lontano nello spazio e nel tempo.
Gli ultimi lavori di Marilena Sassi sono ammirabili nella mostra personale «Ramificati respiri» alla Galleria Fraccaro di Pavia fino al 24 maggio. «Di grande raffinatezza e potenza ad un tempo - scrive Cristina Fraccaro, curatrice insieme a Giosuè Allegrini -, le opere manifestano l’evolversi del rapporto intimo e pregnante di Marilena Sassi con la natura, lungo un percorso di tre decenni che, seppur articolato in cicli, prevede anche rivisitazioni, ritorni, nuove riflessioni dell’artista su di sé, corsi e ricorsi rigeneratori, a testimonianza di una ricerca profonda e continua, improntata all’anelito di un’appartenenza “panica” al mondo naturale».
«Cinque sono le sezioni della mostra negli spazi espositivi dello storico Collegio Universitario Fratelli Cairoli di Pavia, esattamente come le dita di una mano che afferra la frammentarietà dell’esistenza e la consegna all’universalità dell’Essere - sottolinea Allegrini -. Il titolo “Ramificati Respiri” evoca intrecciate radici, dedali di esperienze, grovigli d’impulsi creativi che inducono a scavare nelle nostre profondità, che ci sospingono dagli abissi dell’ego istintuale alle sommità della consapevolezza di Sé; lirici endecasillabi armonicamente connessi alla frequenza dei nostri respiri, al palpitare dei nostri corpi avviluppati nei rivoli d’infinito trasmessi dalla forza generatrice universale, da quell’incontaminata e incorruttibile vitalità istintiva che ci avvolge, ci permea, per poi sublimarci nella maestosità stessa della Natura, in cui è incastonata una gemma d’immenso valore, sacra e abbacinante: la condizione mitologica di autenticità dell’essere umano. Una meta incorruttibile ed eterna, sulla quale questa stupefacente Artista ci sospinge, attraverso un processo spirituale, sciamanico, di relativa decifrazione e comprensione dell’Essere, che attraverso una visione naturalistica, panica, ma che detiene in sé il riscatto stesso del sacrificio, porta alla rinascita dell’Io, obbligandoci al contempo a non obliare mai che il viaggio, il safari, il samadhi per raggiungere questa “terra bianca fogliata” di alchemica memoria, è dentro di noi, ancor prima che fuori».
Stupisce la capacità di reinventare, incanta la potenza delle opere. Marilena Sassi, donna e artista coraggiosa, mai allineata, sempre in cammino, si conferma instancabile testimone di forza nell'agire e fantasia permeata di profondità, carica di entusiasmo per la bellezza della vita.
k.g.
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