«Pasolini e le donne» è la mostra fotografica che l’Associazione culturale Sentieri dell’Arte propone al Museo Piermaria Rossi di Berceto.
La proposta (fino al 15/9), a cura di Giuseppe Garrera e Sebastiano Triulzi, attraverso 90 fotografie originali, prime edizioni, manoscritti e documenti, dalla collezione privata di Giuseppe Garrera, indaga il significato del vivere e celebra la diversità, e quella condizione di inadeguatezza nei confronti di poteri e soprusi. È una esposizione intima, iconica, che attraverso scatti originali e rari, permette di «vedere» legami, di spiare il rapporto e l’intimità di Pasolini con ognuna di queste donne; e di costituire per lo spettatore una processione di idee, divinità, modelli o incarnazioni scomode del femminile.
C’è il fascino dello scatto in bianco e nero, dei gesti, dei volti, dei significati dove una particolare attenzione viene dedicata ad alcuni legami profondi con figure femminili eccezionali, prima fra tutte Giovanna Bemporad, Laura Betti, Lorenza Mazzetti e Silvana Mauri ma anche la madre Susanna, Elsa Morante, Anna Magnani, Silvana Mangano, Maria Callas, Oriana Fallaci.
Le donne hanno insegnato a Pasolini un modello di comportamento poetico e civile, l’importanza di non accettare compromessi, di restare fedeli a se stessi. Amori e amicizie che hanno costituito esempi di resistenza al mondo corrente, insegnando una poesia coraggiosa, fieramente diversa e sempre in rivolta. r.ar.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata