REGGIO EMILIA
La sede di Emak Spa
Il consiglio di amministrazione di Emak - società a capo di uno dei maggiori gruppi a livello globale nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting e dei relativi componenti ed accessori - ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Le cifre principali:
* Ricavi 588,3 milioni di euro, in crescita del 25,2% rispetto al 2020;
* Ebitda adjusted 77,4 milioni (+37,6%);
* Ebit 52,9 milioni (+60,6%);
* Utile netto consolidato 33,1 milioni (+68,8%);
* Posizione finanziaria netta passiva: 144,3 milioni di euro rispetto ai 126,5 milioni del 31 dicembre 2020. Al netto dell’effetto Ifrs 16 il dato sarebbe pari a 105,3 milioni di euro rispetto a 97,7 milioni.
* Proposta la distribuzione di un dividendo di 0,075 euro per azione.
“Il 2021 è stato un anno record con una crescita del fatturato del 25% sostenuto da una forte domanda in tutti i segmenti in cui opera il gruppo - dice una nota dell'azienda di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia) -. L’anno si è chiuso con un portafoglio ordini molto robusto; il flusso degli ordini è stato sostenuto anche nei primi due mesi del 2022, fornendo i presupposti per una buona partenza con un fatturato del primo trimestre in crescita rispetto al pari periodo. Con l’uscita graduale dall’emergenza della pandemia si sperava in un ritorno nel corso dell’anno ad un ciclo economico normale, anche se condizionato da spinte inflazionistiche preoccupanti. Purtroppo, la grave crisi geopolitica a seguito dell’aggressione militare russa in Ucraina ha creato, oltre ai terribili effetti che una guerra porta con sé, forti turbolenze sui mercati internazionali, aggravando ulteriormente una situazione già critica dei costi dell’energia, delle materie prime, dei trasporti e della supply chain in generale, e dell’andamento delle valute. Nonostante questo scenario di incertezza il Gruppo manterrà inalterato il piano di investimenti per sostenere la crescita nel medio periodo, mettendo in campo ogni iniziativa possibile per difendere la marginalità e un approccio prudente nella gestione dei costi”.
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