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Aumento monstre di Amazon Prime: +38%. Consumatori sul piede di guerra

Aumento monstre di Amazon prime: +38%. Consumatori sul piede di guerra

26 Luglio 2022, 22:31

Il prezzo dell’abbonamento Prime di Amazon sale da 36 a 49,90 euro l’anno. Ed è polemica. L'aumento è stato comunicato da  Amazon in una lettera inviata agli abbonati scrivendo che il prezzo cambierà dal 15 settembre. L’abbonamento Prime mensile aumenterà da 3,99 euro a 4,99 euro.

"Le ragioni di questa modifica - si legge - sono relative a un aumento generale e sostanziale dei costi complessivi dovuti all’inflazione, che incide sui costi specifici del servizio Amazon Prime in Italia e si basano su circostanze esterne, fuori dal nostro controllo. E’ la prima volta che modifichiamo il prezzo di Prime in Italia dal 2018".

Immediata la reazione dei consumatori. Il Codacons ha deciso di rivolgersi direttamente all’azienda chiedendo un incontro urgente. A fronte di una inflazione all’8% Amazon ha deciso unilateralmente di aumentare i costi dell’abbonamento annuale addirittura del 38,6%, oltre 4 volte il tasso di crescita dei prezzi al dettaglio, mentre il costo della tariffa mensile sale del 25% - spiega il Codacons - Rincari abnormi che pongono gli utenti in una posizione di evidente svantaggio, e sui quali la società deve fare dietrofront. In tal senso il Codacons ha deciso di presentare una istanza ad Amazon in cui si chiede un incontro urgente volto a rivedere la propria policy tariffaria e collaborare con i consumatori per impedire aumenti eccessivi dei costi degli abbonamenti in un momento in cui gli utenti sono già colpiti dagli aumenti delle bollette e dei prezzi al dettaglio - conclude l’associazione.

Anche Federconsumatori rincara la dose: "Per di più l’azienda, nella comunicazione alla clientela riporta che tale modifica è realizzata «sulla base di, e in conformità con, la Clausola 5 dei Termini e Condizioni Amazon Prime». Peccato che, all’art. 5 del suddetto documento, le possibili modifiche apportate dalla società dovrebbero essere riconducibili a ragioni di sicurezza, a un miglioramento delle funzioni esistenti, all’implementazione di nuove funzioni al Servizio Amazon Prime, all’evoluzione del progresso tecnologico, all’adozione di adeguamenti tecnici o alla necessità di garantire la continuità del Servizio Amazon Prime. Ci sembra che nessuna di queste motivazioni sia in grado di giustificare un aumento di questa portata. Con tale incremento, solo in Italia, l’azienda incasserà 83,4 milioni di Euro in più, a livello globale ne dovrebbe incassare circa 5,3 miliardi. Non è infondato il sospetto che, attraverso tale operazione, Amazon voglia rifarsi, a spese dei cittadini, delle perdite riportate nel primo trimestre di quest’anno, che a livello globale ammontano a 3,8 miliardi di dollari, dopo un profitto di 8,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente".

Assoutenti, bocciando la decisione di Amazon, afferma che la decisione è "inopportuna e sbagliata, danneggerà gli utenti italiani. Chiediamo all’Antitrust massima vigilanza, affinchè i diritti dei consumatori siano pienamente tutelati.

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