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Una giornata speciale: benvenuto Presidente

Una giornata speciale: benvenuto Presidente

di Paolo Andrei (Rettore dell'Università)

29 Novembre 2019, 10:07

La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico di questa mattina sarà un momento speciale, per la presenza del Presidente della Repubblica. È un grande onore, per l’Università e per tutta la comunità di Parma. Al Presidente esprimo tutta la mia ammirazione e la mia gratitudine: la sua presenza testimonia la sensibilità istituzionale e personale del Professore Sergio Mattarella nei confronti del mondo della ricerca, della cultura, dell’educazione e della formazione, e assume per tutti noi il significato di un prezioso incoraggiamento nel procedere con impegno, lealtà e dedizione nel nostro lavoro quotidiano. 

L’inizio di un nuovo anno accademico porta sempre con sé aspettative, propositi, speranze, ma anche la consapevolezza delle basi sulle quali poggia il nostro agire. 
Il tema principale di questa giornata inaugurale è lo sviluppo sostenibile. Il fondamento delle scelte che abbiamo condiviso e abbracciato con convinzione nella definizione del nostro Piano strategico triennale è basato su tre «pilastri»: la centralità degli studenti, il rafforzamento del «capitale umano» e l’interazione con la società. 
L’obiettivo della sostenibilità si declina sul piano economico, su quello ambientale e su quello sociale. Il primo ha, ovviamente, un rilievo fondamentale, che incide sulle nostre possibilità di azione e che ci preoccupa non poco per i vincoli imposti da un finanziamento pubblico ancora troppo esiguo per garantire piena efficacia al nostro agire. Questo ci impegna sia a ribadire con forza l’urgenza di scelte coraggiose che pongano al centro del dibattito politico la necessità di maggiori investimenti a favore della ricerca, dell’istruzione e della formazione; sia nell’affrontare con responsabilità, competenza e oculatezza la gestione delle risorse economiche disponibili, effettuando scelte di investimento e impiego tendenti al bene dell’istituzione cui apparteniamo e seguendo una logica di azione che possa traguardare un orizzonte temporale di lungo termine. È questo il motivo per cui l’Ateneo ha fatto la scelta di porre al centro il servizio offerto agli studenti e il rafforzamento del «capitale umano».
Anche il tema della sostenibilità ambientale guida le nostre scelte, nel ricercare azioni concrete e efficaci. L’area della sostenibilità sociale è la più complessa, perché in questo caso la nostra responsabilità abbraccia molteplici temi, che vanno dal benessere organizzativo e dalla realizzazione di condizioni di lavoro rispettose della dignità e della libertà delle persone alle strategie di Terza missione e di trasferimento tecnologico, alle attività di ricerca e ai processi educativi e formativi. 
Quest’anno, per la prima volta nella storia dell’Università di Parma, offriamo a tutta la nostra comunità (interna ed esterna) la possibilità di comprendere le motivazioni e gli esiti delle nostre azioni attraverso il «Rapporto di sostenibilità», da oggi disponibile sul sito web istituzionale, che sintetizza le nostre performance in ambito economico, sociale e ambientale per l’anno 2018.
Un motivo di grande soddisfazione per il nostro Ateneo è stata la verifica compiuta quest’anno dalla Commissione di esperti di valutazione incaricata dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) nell’ambito della procedura di accreditamento del nostro Ateneo. La Commissione ha verificato il sistema di «Assicurazione della qualità» con riferimento alla coerenza delle politiche e delle strategie di Ateneo rispetto agli assetti organizzativi che orientano i processi formativi, della ricerca, della terza missione e dell’internazionalizzazione e ha dedicato particolare attenzione al coinvolgimento degli studenti nei processi decisionali dell’Ateneo, nonché all’adeguatezza dei servizi loro dedicati. L’Università è stata collocata in «Fascia A», la più elevata tra le quattro previste e con il punteggio più alto conseguito dagli Atenei italiani finora accreditati. 
Per tutti noi, una grande soddisfazione: primo, per la passione e l’impegno di tutti coloro che hanno lavorato per il conseguimento di questo risultato, a conferma dell’orgoglio di essere parte di una grande Istituzione che nei secoli ha difeso sapere, libertà e coraggio nella formazione e nella ricerca. Secondo, per l’apprezzamento dei valutatori per un’Università ricca di saperi diversi, che trova nella complessità non un limite ma una ricchezza, e che per questo ha un forte senso di coesione, regole e progettualità comuni.
 

 

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