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Sant’Ilario d’Enza

L'"incubo" del condominio viola il divieto di avvicinamento, arrestato dai carabinieri

Viola divieto di avvicinamento, arrestato dai carabinieri

07 Aprile 2025, 15:10

Sant’Ilario d’Enza Da circa un mese era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento perché dal mese di agosto 2024, con condotte reiterate avrebbe offeso, minacciato e molestato con cadenza quotidiana gli altri condomini del suo palazzo, anche con l’uso di un coltello, urlando all'interno della palazzina a qualsiasi ora del giorno e della notte, così cagionando nelle vittime, un perdurante stato di ansia e di paura e generando in loro un fondato timore per la propria incolumità tale da costringerli ad alterare le proprie abitudini di vita. Gravi condotte, quelle compiute dall’uomo, nei confronti degli altri condomini, a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Sant’Ilario d’Enza, a cui le vittime esauste dalla situazione si sono rivolte raccontando i fatti, denunciarono alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un settantenne in ordine al reato di minacce aggravate, molestia e disturbo alle persone.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza aveva richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare l’applicazione nei confronti del 70enne, della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime prescrivendogli il divieto assoluto di avvicinarsi alle vittime, mantenendo una distanza di 1500 metri e di non comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con le persone offese, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Questa notte il 70enne in violazione del provvedimento rientrava presso l’abitazione precedentemente occupata. Peraltro anche il dispositivo elettronico applicato all’uomo confermava alla centrale operativa dei carabinieri la presenza dell’uomo nei pressi dell’abitazione. Per cui venivano subito fatte confluire le pattuglie di Sant’Ilario d’Enza che all’arrivo rintracciavano il 70enne all’interno dell’abitazione. Alla luce della flagranza di reato, relativamente alla violazione della misura cautelare dl divieto di avvicinamento l’uomo veniva arrestato e ristretto a disposizione la Procura reggiana. La misura cautelare era stata emessa in quanto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’indagato con reiterate condotte illecite molestava e minacciava i suoi vicini di casa, in alcuni episodi anche servendosi di un coltello, urlava a qualsiasi ora del giorno e della notte, disturbando il riposo e la quiete degli altri condomini, cagionando loro un perdurante e grave stato d’ansia e di paura tanto da costringerli ad alterare le proprie abitudini di vita.

Lo scorso dicembre 2024, a seguito di un diverbio nato per futili motivi, l’uomo esclamando e urlando con tono aggressivo si sarebbe avvicinato alle vittime, minacciandole e brandendo un coltello da cucina. Una delle vittime, riusciva anche a filmarlo con il proprio cellulare. In un altro episodio, dopo aver urlato nei confronti delle vittime, all’improvviso spingeva una di loro, la afferrava per la giacca, e le tirava i capelli, successivamente, in risposta al tentativo della stessa di liberarsi dalla presa, la colpiva con un calcio, sempre tenendole afferrati i capelli, sferrando un pugno ad altro condomino, intervenuto in aiuto, violentemente al costato sinistro. Gravi condotte maltrattanti, che riscontrate dai militari della stazione di Sant’Ilario d’Enza che avevano portato alla predetta misura cautelare che pare non essere stata sufficiente come dimostrato da quanto accertato questa notte dai carabinieri che, alla luce della flagranza di reato, arrestavano l’uomo. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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