L'ultima in ordine di tempo è Lady GaGa. La sua musica è stata bandita dalla Cina. Il motivo? La cantante americana qualche giorno fa ha voluto incontrare il Dalai Lama durante la conferenza dei Sindaci a Indianapolis. Questo non è piaciuto al governo di Pechino. Ma non è l'unica. La lista delle star non gradite in Cina inizia ad allungarsi. Premesso che da quelle parti pare vennero banditi addirittura "Alice nel Paese delle meraviglie" e "Harry Potter", attori come Harrison Ford e Richard Gere non possono più metter piede in terra cinese da quando hanno espresso il loro sostegno nei confronti dell’indipendenza tibetana. Pure Brad Pitt per il film "Sette anni in Tibet" del '97. Anche Martin Scorsese non è il benvenuto, per via del suo film del 1997, Kundun, che racconta la vita e l’esilio del Dalai Lama. Tra smentite e commenti, pure Bob Dylan non è simpatico da quelle parti. Il motivo? Le sue canzoni sarebbero sovversive. Un concerto pro Tibet a New York nel '97 è costata la "scomunica" agli Oasis. Concerti off limits pure per Bon Jovi (durante un concerto ha mandato sul maxi schermo la foto del Dalai Lama, così come e la storica immagine del ragazzo davanti al carro armato in piazza Tiananmen utilizzata dalla band nel video del brano “We Weren’t Born to Follow” del 2009), Linkin Park (per aver postato una foto con il Dalai Lama), Maroon Five (addirittura per un tweet di sostegno alla causa tibetana del chitarrista), Bjork (una frase "Tibet alza la tua bandiera" pronunciata in un concerto), Miley Cyrus e Jay Z. Pure la bellezza di Sharon Stone che nel 2008 dichiarò che il devastante terremoto del Sichuan fosse dovuto al «pessimo karma» che affligge la Cina a causa delle sue politiche sull'altopiano.
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