IL VINO
Una terra remota e selvaggia dove la natura si esprime in tutta la sua prorompenza plasmando ambientazioni e paesaggi mozzafiato che sono anche culla di vini raffinati e originali: la Nuova Zelanda ha conquistato un ruolo da protagonista sulla scena enologica internazionale in seguito a un rapido e promettente sviluppo del giovane settore vitivinicolo che ha indovinato nelle uve di Sauvignon Blanc alcune delle sue più interessanti interpretazioni.
Piantato per la prima volta nell’Isola del Nord nel 1819, questo vitigno ha determinato intorno agli anni’80 il vero balzo in alto della reputazione enoica del paese grazie alle sorprendenti qualità delle sue bacche maturate nella regione della Marlborough, area incredibilmente vocata per il Sauvignon Blanc e da cui provengono vini dalla complessità aromatica ed equilibrio incomparabili, premiati dal consenso del grande pubblico e dal riconoscimento degli esperti di tutto il mondo.
Tra le più prestigiose realtà della zona di Marlborough, l’azienda storica Nautilus Estate gode del valore aggiunto dei suoi fondatori, la famiglia Hill-Smith, vigneron alla sesta generazione. Dal 1985, la cantina si distingue per l’approccio ponderato e la vinificazione all’avanguardia curata da un piccolo gruppo di appassionati viticoltori.
Le uve del Nautilus Sauvignon Blanc 2022 sono raccolte a macchina di notte o nelle prime ore del mattino e subito dopo trasferite nelle presse. La fermentazione è con lieviti indigeni in vasche d’acciaio inox; il contatto con i lieviti per 5 mesi esalta al meglio la cremosità e l’integrità degli aromi di questo vino che è ottimo per essere degustato nell’annata corrente e continua a migliorare nei 3-5 anni successivi.
Al naso si accendono i toni erbacei e agrumati (lime in primis) che tornano in una bocca dove l’acidità rende svelto il sorso e accattivante la beva.
Sentori: Erbacei
Abbinamenti: Pesci e crostacei, vegetali
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Media Marketing Italia
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata