La Valle (Fidenza), quella favolosa semplicità

Classe, tecnica e semplicità: i piatti de La Valle (Siccomonte, via Tabiano, Fidenza) sono una delle migliori sorprese di questa fine d'anno. Dimitri Harding e Serena Nullotti chef il primo, in sala e ai dolci (stupendi) la seconda portano in tavola piatti di assoluto valore, tra sapori conosciuti, materie prime consumate da sempre e novità tra l'Oriente e il Nord Europa. Intendiamoci, tutto comprensibile, tutto semplice e per niente impegnativo. Tutto buono insomma, che alla fine è il primo vero metro di giudizio, il piace o il non piace. E qui piace.

Nel menu, parlando di semplicità, uno «spaghettone “Il Valentino”, pomodoro, miso, Parmigiano 18 mesi e foglia di fico», piatto che riporta a sapori domestici, ingentilito e reso moderno dal miso e soprattutto dall'utilizzo di un Parmigiano 18 mesi, sapore chiaro e non invadente ma presente. A proposito, nell'era delle «stravecchie» stagionature ecco che rivalutare questo Parmigiano giovane, perfetto per questo piatto, è un'operazione di spessore all'interno di una ricetta semplice ma importante.
Poi il «Pescegatto italiano in pastella, kimchi, insalata di foglie estive, piccola giardiniera», una sorta di spiedino che riporta i sapori rivieraschi della nostra Bassa e i profumi d'Oriente, con una tecnica e una semplicità insieme perfetti.

'idea dello chef è stata «prelevata» da un pesce giapponese fritto, un pesce povero mangiato da tutti e quindi, per la cultura Orientale, sacro. Un pesce povero come il nostro pescegatto, che lo chef così frigge e propone in una sorta di spiedino, con un «superfood» coreano come il kimchi tostato per renderlo più aromatico e meno piccante. E sotto una giardiniera, altro modo nostrano di conservare la verdura, leggera e rinfrescante più qualche foglia dall'orto. Un'idea, un'esperienza, un piatto: la cucina si racconta da sola.