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ALFIERE DELLA REPUBBLICA

Aurora ed Elena premiate da Mattarella al Quirinale

Aurora ed Elena premiate da Mattarella al Quirinale

15 Dicembre 2021, 03:01

«Sono sicuro che manterrete i vostri atteggiamenti e il vostro impegno. Voi siete il miglior investimento per il futuro del nostro Paese». Con queste parole il Presidente Sergio Mattarella ha aperto in Quirinale la cerimonia di consegna del titolo di Alfiere della Repubblica. Un momento straordinario per due giovanissime scrittrici parmigiane: la sedicenne Aurora Vannucci e la tredicenne Elena Mora, entrambe studentesse del Liceo Romagnosi, Aurora al Linguistico ed Elena al Classico. Il Presidente le ha insignite della benemerenza insieme ad una novantina di ragazzi e ragazze che negli ultimi tre anni si sono distinti nell’impegno, nelle azioni di solidarietà, nella partecipazione alla vita delle comunità durante la pandemia.

«E’ stata una cerimonia anomala, come tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni». Ha detto Aurora che non si è intimidita nemmeno «nell’ambiente solenne» dove è stata accompagnata da mamma Ilaria e papà Alessandro, ma ha sentito forte «l’orgoglio del titolo. Si è trattato della prima cerimonia che ha richiamato i prescelti di un triennio. Una scelta causata dalla pandemia. E’ stato un momento che non scorderò, perché il Presidente Mattarella è davvero una figura a cui guardare come esempio, è stato il riconoscimento della mia scrittura, del mio voler scrivere per i miei coetanei, ma è stato bellissimo condividerlo con tanti ragazzi e ragazze che testimoniano quanto bene ci sia in Italia, e quanto siano in grado di mettere in campo i giovani in tutto il Paese».

Un mosaico davvero emozionante quello che è emerso durante la cerimonia che ha visto il racconto di un uso virtuoso dei social a discapito degli isolamenti imposti dal lockdown, della realizzazione di inediti strumenti tecnologi in campo sanitario, dell’accudimento di famigliari fragili, del supporto alla formazione di coetanei che vengono da lontano. Lo specchio di un’Italia generosa, con una cifra creativa e solidale disseminata tra giovanissimi: ecco quello che ha raccontato l’emozionante appuntamento che ha impegnato la mattinata del Quirinale.

Le consegne delle benemerenze sono state coordinate da Giuseppe Calabrese e oltre agli Attestati d’onore il Presidente Mattarella ha riconosciuto il merito di alcune iniziative collettive assegnando loro delle targhe. La Capitale Italiana della Cultura ha dunque espresso una giovane vena letteraria instancabile.

Per le due neo alfiere il primo romanzo è stato composto a soli undici anni. «Vorrei la sesta elementare» è stato il titolo d’esordio di Aurora, nel 2016, »Le cronache dell’Awad», del 2020, quello di Elena. Entrambe hanno come impegno per il futuro nuovi racconti e romanzi, qualcuno è già nel cassetto pronto a trovare un editore, accanto alle pergamene dei tanti premi letterari vinti. Elena è arrivata a Roma accompagnata dai genitori Silvia e Marco. «E’ stato un momento incredibile vedere da vicino il Presidente e parlare con lui - ha detto emozionata appena finita la cerimonia - Questa esperienza mi lascia un messaggio: non siamo troppo giovani per fare qualsiasi cosa ed è importante riconoscere ai ragazzi le cose positive che fanno. Ne abbiamo bisogno per attraversare questi anni, le difficoltà quotidiane i problemi che si presentano. La passione per la scrittura non solo mi consente di esprimermi, ma cerco di portare ad altri coetanei fiducia e coraggio, il valore dell’amicizia, una speranza che in certe giornate manca».

Una bella sorpresa Elena l’ha avuta anche dopo la cerimonia. In una grande libreria romana, tra i titoli in evidenza ha trovato il suo secondo romanzo: Una stella in più. Non solo una stella, ma due brillantissime stelle di Parma, oggi, hanno brillato davvero.

Chiara Cabassi

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