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Verso il picco

Aumenta la pressione sull'ospedale

Aumenta la pressione sull'ospedale

07 Gennaio 2022, 03:01

Continua a salire la curva dei contagi: a Parma e provincia 1.859 nuovi casi, e anche se il dato non si riferisce solo alle 24 ore di ieri, ma «recupera» anche numeri non conteggiati delle festività natalizie, è comunque una cifra che preoccupa, perché segnala una continua escalation: mercoledì la cifra era stata 1.735.

Aumentano, come diretta conseguenza, i ricoveri nei reparti dell'ospedale Maggiore che ospitano gli infettati: poco meno di 250 ieri contro i 221 del giorno precedente, divisi fra padiglione Barbieri (circa 190), pneumologia, infettivi, semintensiva (nove malati), rianimazione (13 ricoverati).

Oltre il 50% del totale dei ricoverati non è vaccinato, meno del 5% ha fatto anche la terza dose e si tratta in massima parte - spiega Tiziana Meschi, responsabile del Covid hospital - di malati anziani e pluripatologici.

L'ospedale intanto si prepara al picco dei contagi. Questo pomeriggio è in programma al Maggiore una riunione per fare il punto sull'attività e sulle eventuali rimodulazioni.

Già dal 24 dicembre infatti l'attività chirurgica (come di consueto durante le festività natalizie) è stata ridotta del 23% fino al 16 gennaio. «Si tratta di una delle riduzioni minori in Regione e che non tocca l'emergenza-urgenza, come gli interventi oncologici o quelli ad alta complessità cardiovascolari - fa notare Ettore Brianti, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliero-universitaria - Valuteremo, in base all'andamento della pandemia, se prolungare ulteriormente questa riduzione».

Non è prevista invece al momento, spiega ancora Brianti, alcuna riduzione dell'attività specialistica e ambulatoriale.

Intanto, già da un paio di settimane la direzione ospedaliera ha chiesto una maggiore disponibilità di posti letto alle case di cura private convenzionate del territorio, per trasferire pazienti «bianchi» (ossia non contagiati) in uscita dal pronto soccorso e da altri reparti ospedalieri.

«Da due settimane abbiamo una ventina di letti occupati da pazienti in arrivo dal Maggiore, di solito non superavamo i dieci» conferma Roberto Gallosti, amministratore delegato delle Piccole Figlie. Una decina di pazienti dal Maggiore (su un totale di 80 posti letto) sono ricoverati anche al Valparma Hospital, dice Mario Cotti, direttore dell'ospedale privato di Langhirano. Maggiore disponibilità è stata chiesta anche alla casa di cura Città di Parma, dove abitualmente vengono eseguiti diversi interventi (come ernia e colecisti) in collaborazione con i chirurghi del Maggiore. Oltre che agli ospedali di Vaio e Borgotaro.

Dal Maggiore fanno anche notare che, come sempre in conseguenza dei picchi di contagio, ci si aspetta un minor ricorso dei cittadini a visite e controlli non urgenti e rinviabili: elemento che dovrebbe in parte alleggerire la pressione sull'ospedale cittadino. Un fenomeno che sta avvenendo - per i contagi, ma anche per il clima di preoccupazione - anche nel privato. Disdette di visite e sedute stanno fioccando, ad esempio, in diversi studi medici specialistici.

Monica Tiezzi

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