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Nelle superiori più del 53% delle classi con casi Covid. Infanzia? Un terzo a casa

Nelle superiori più del 53% delle classi con casi Covid. Infanzia? Un terzo a casa

22 Gennaio 2022, 03:01

Sono 906 le classi delle scuole superiori di Parma e provincia. Di queste 484 implicate in casi di Covid: il 53,4%. E nelle scuole dell'infanzia? Oltre un terzo delle sezioni ha i bambini a casa.

Gli ultimi dati, istituto per istituto, parlano chiaro e le classi o sezioni coinvolte in casi di positività sono tante.

Superiori

Delle 906 classi delle superiori, 282, il 31,1%, sono di livello uno e cioè con un positivo e 10 giorni con la mascherina FFp2; 121, il 13,4%, di livello due, con due positivi e studenti in parte a casa in dad e in parte in presenza; 81, l'8,9%, di livello tre e quindi dieci giorni in dad per tutta la classe.

Spiccano poi le percentuali delle classi scuola per scuola implicate in casi Covid: al liceo Toschi l'87%, all'istituto Bodoni il 77,4%, al liceo Ulivi il 72,2%, al liceo Marconi il 67,4%, al liceo Sanvitale il 67,3% e al liceo Bertolucci il 60,4%, solo per citare le scuole con le percentuali più alte.

Le superiori con più classi di livello tre e quindi con 10 giorni di dad per tutti sono: l'Itis Leonardo da Vinci con 11 classi su 81, il liceo Marconi con 10 classi su 86 e il liceo Ulivi con 9 classi su 54. Questi dati si riferiscono a giovedì 20 gennaio, l'altro ieri, e fotografano un quadro piuttosto preoccupante: «Dall'alba al tramonto i dirigenti scolastici da giorni hanno aggiunto un altro mestiere a quello che già li impegna tantissimo - spiega Aluisi Tosolini, preside del liceo Bertolucci -: tutti siamo infatti diventati la punta più avanzata sul territorio della sanità pubblica. Il flusso dei dati è invertito: siamo noi che comunichiamo all'Ausl i nomi dei positivi. E poi costantemente aggiorniamo la situazione delle classi pubblicando decreti e dispositivi per collocare a casa intere sezioni o classi oppure per metterle, alle scuole di secondo grado, in didattica mista con alcuni studenti a casa in dad e gli altri a scuola. E il tutto può cambiare da un momento all'altro perché basta che si aggiunga un caso positivo e si passa da un livello all'altro».

Anche il numero degli studenti positivi è alto: ben 767 e sono solo quelli che al momento della positività si trovavano in orario scolastico, per cui sono esclusi tutti quelli che invece hanno riscontrato la loro positività in orario extra scolastico: in poche parole erano a casa.

«Le classi coinvolte sono tantissime (oltre il 50% nelle superiori) con una deriva didattica non indifferente - continua il preside Tosolini -. Per non dire poi del controllo richiesto su chi rientra a scuola: controllo di green pass, controllo di test negativo, di uscite dalla quarantena o dell'isolamento. E' una follia che non può durare oltre: occorre semplificare. O candidamente ammettere che se tutti dobbiamo ammalarci di Covid e l'obiettivo mai esplicitato ufficialmente è l'immunità di gregge, non resta altro che dire a chi è positivo di stare a casa e tutti gli altri a scuola».

Istituti comprensivi

Una situazione in continua evoluzione, perché basta poco perché da uno si possa passare a due casi positivi in una classe.

E questo vale alle superiori come negli istituti comprensivi: ma all'infanzia, alle elementari e alle medie quante sono le classi implicate in casi Covid?

Prima di analizzare i dati è bene ricordare che nella scuola d'infanzia con un caso tutti i bambini della sezione stanno a casa, mentre alle elementari con un caso i bambini della classe continuano ad andare a scuola e con due casi invece rimangono a casa in dad tutti quanti.

Dai dati salta subito all'occhio che nell'infanzia, oltre un terzo delle sezioni ha i bambini tutti a casa: su 249 sezioni di scuole di Parma e provincia 79 hanno infatti sospeso la didattica in presenza.

Alle elementari su 867 classi, un caso si registra in 213 classi, e due casi con didattica in presenza sospesa in 167 classi. Per cui, facendo facilmente il calcolo, oltre il 40% delle classi delle elementari ha almeno un caso di positività.

Alle medie funziona come alle superiori con le classi di livello 1 (un positivo e l'obbligo di indossare la mascherina FFp2 per 10 giorni), livello 2 (due positivi e didattica in presenza solo per una parte della classe) e livello tre (10 giorni di didattica a distanza per tutta la classe). A Parma e provincia abbiamo 606 classi delle medie. 118 sono di livello 1, 60 di livello 2 e 26 di livello 3.

«Non c'è preoccupazione - confessa Maurizio Olivieri, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Parma Centro -. Le regole sulle procedure da seguire sono state chiarite, ovviamente resta la difficoltà delle scuole di gestire una notevole quantità di informazioni in un ambito che ricordiamolo non è proprio il nostro. E quindi siamo impegnati tutto il giorno e fuori orario per gestire la situazione Covid, oltre alla normale attività. È un periodo impegnativo perché ora il flusso delle informazioni parte dalle scuole stesse. I numeri sono alti e la situazione è pesante. Non solo per il personale scolastico, ma anche per le famiglie: i disagi per i genitori non mancano. Noi comunque andiamo avanti e cerchiamo di far fronte e garantire la didattica in presenza».

Mara Varoli

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