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FIDENZA

Lite in centro con il «trinciapollo»: tre giovani bloccati dai carabinieri

Lite in centro con il «trinciapollo»: tre giovani bloccati dai carabinieri

01 Febbraio 2022, 03:01

Un trinciapollo, una bottiglia e una catena: sono gli oggetti spuntati durante una furiosa lite scoppiata fra tre giovani - nel primo pomeriggio - in un via del centro storico.

Sul posto però sono arrivati subito i carabinieri di Fidenza che hanno bloccato il tutto. E alla fine hanno denunciato due persone per possesso di oggetti atti a offendere, ma soprattutto evitato il peggio.

La ricostruzione di quanto accaduto: un fidentino si è recato a casa di un amico e senza che lui se ne accorgesse gli ha sottratto un trinciapollo, nascondendoselo indosso. Poi i due sono usciti insieme e hanno raggiunto il centro storico.

Arrivati in via Gramsci, uno dei due ha iniziato a discutere furiosamente con un’altra persona, tirando fuori il trinciapollo. E l’altro, per difendersi, ha impugnato una bottiglia, spaccandola. Poi è capitato in zona un altro giovane che si è messo in mezzo alla lite.

Proprio in quel momento stava transitando una radiomobile dei carabinieri, che, notato il movimentato episodio, si è fermata immediatamente. I militari hanno bloccato i tre giovani e, oltre al trinciapollo e alla bottiglia, hanno trovato nel marsupio della terza persona una pesante catena.

Fortunatamente i carabinieri hanno bloccato in tempo i tre uomini, altrimenti se la lite fosse andata avanti sarebbero state immaginabili le conseguenze.

Non si conoscono i motivi che hanno scatenato la furia dei tre giovani. Insomma, un movimentato episodio, accaduto in pieno centro storico, che ha richiamato l’attenzione dei residenti, dei commercianti e di chi in quel momento stava passando da via Gramsci.

L’ intervento dei carabinieri ha comunque evitato che qualcuno potesse riportare gravi conseguenze. I giovani sono stati fermati, identificati e foto segnalati: due di loro sono stati denunciati per possesso di oggetti atti a offendere. Gli oggetti sono stati tutti sequestrati. r.c.

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