×
×
☰ MENU

SCUOLA

Maturità, «no ai due scritti». Gli studenti parmigiani bocciano il ritorno all'antico

Maturità, «no ai due scritti». Gli studenti parmigiani bocciano il ritorno all'antico

di Luca Molinari

06 Febbraio 2022, 03:01

La maturità quest'anno torna (in parte) all'antico con due scritti - tema e seconda prova - in presenza. Si tratta di un novità importante che però divide il mondo della scuola. Da un lato ci sono gli studenti, molto critici, e dall'altro i presidi, che invece vedono in questo ritorno, seppur parziale, alla tradizione, una scelta di buonsenso da parte del ministero dell'Istruzione.

Gli studenti

Nicolas Mantovani, presidente della Consulta provinciale degli studenti, è chiaro: «La nostra idea è quella di una maturità più semplice rispetto a quella proposta dal ministero, più adatta al tipo di formazione con cui conviviamo da oltre due anni, tra didattica a distanza, didattica digitale integrata e lezioni in presenza» osserva. A livello regionale i presidenti delle consulte degli studenti hanno presentato una proposta che martedì sarà sottoposta all'attenzione del ministero. «Riteniamo giusto prevedere una prima prova scritta di italiano in presenza - spiega - e un colloquio orale, in cui lo studente possa presentare il proprio elaborato interdisciplinare (la tesina ndr). L'esame di stato, in buona sostanza, deve tenere conto della situazione e delle difficoltà che stiamo vivendo».

«Valorizzare l'alternanza»

Quanto all'alternanza scuola-lavoro, secondo gli studenti andrebbe valorizzata maggiormente. «Andrebbe riservato maggiore spazio alla vecchia alternanza scuola-lavoro - osserva lo stesso Mantovani - perché lo spazio che ha previsto il governo è davvero troppo ristretto».

«Scelta frettolosa»

Mattia Tallone è il rappresentante d'istituto del Paciolo D'Annunzio di Fidenza. «Noi ragazzi non siamo stati minimamente ascoltati - dichiara senza giri di parole -. Fino al 30 gennaio eravamo convinti che avremmo sostenuto soltanto un esame orale, o al massimo il tema. Ora invece ci ritroviamo con due scritti dopo due anni di Didattica a distanza. La nostra speranza è che il ministero riveda questa scelta frettolosa al più presto, per non penalizzarci».

«Tempistica sbagliata»

E' dello stesso avviso anche Francesca Bortini, rappresentante d'istituto al liceo Bertolucci. «La tempistica con cui è stato comunicata la nuova maturità è sbagliata - afferma -. Non è possibile che un cambiamento così importante sia stato previsto a soli quattro mesi dall'esame. Alcuni studenti hanno accolto i due scritti come una sfida, tanti altri invece si sentono impreparati dopo due anni di Didattica a distanza. Se si voleva cambiare, bisognava farlo all'inizio dell'anno scolastico. Ora è troppo tardi».

Va invece controcorrente Giada Zanichelli, rappresentante di consulta del liceo Sanvitale. «E' giusto prova a tornare alla normalità - commenta -. Quest'anno non dovrò fare l'esame, ma questa maturità mi sembra tutto sommato fattibile».

I presidi

Aluisi Tosolini, preside del liceo Bertolucci e presidente di Asapa, l'associazione che riunisce i presidi delle scuole del territorio, è in attesa che venga pubblicata l'ordinanza «per sapere quali saranno le discipline della seconda prova».

«Questa maturità rappresenta una mediazione - precisa - si tratta di un primo ritorno alla normalità che tiene conto del fatto che chi ora si trova in quinta, ha vissuto due anni piuttosto difficili».

Parole ribadite da Giovanni Brunazzi, preside del liceo Ulivi. «Si tratta di una maturità rispettosa delle competenze acquisite dalle singole classi nel corso dell'anno - spiega - Sono convinto che le commissioni interne metteranno a proprio agio gli studenti, valorizzandoli».

Pier Paolo Eramo, preside del liceo Romagnosi promuove la nuova maturità. «Mi sembra un ritorno alla normalità ben dosato - conclude -. Non capisco proprio le proteste da parte degli studenti».

Luca Molinari

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI