Concordato, venduta anche la piscina termale

Un ulteriore step nell’attuazione del concordato per l’ex azienda Terme spa si è concluso ieri. Nell’ufficio notarile di Parma, alla presenza del notaio incaricato Giulio Almansi, dei liquidatori giudiziali Franco Frijio e Donatella Bertozzi, oltre al liquidatore volontario Massimo Garibaldi, si è tenuta l’asta per la vendita di una parte dei beni del concordato ancora non assegnati.

Sono stati aggiudicati a Terme Italia, società proprietaria delle Terme di Saturnia, Salice e Chianciano - per il prezzo di 600.500 euro - la piscina termale, i beni mobili dell’Hotel Valentini, il marchio non registrato Hotel Valentini e la palazzina ex-economato Xerox situata nel complesso degli hotel Porro e Valentini.

Frijio ha sottolineato come questa vendita, sommata a quella degli stabilimenti termali di Salso e Tabiano, della clinica Villa Igea, della Palazzina Warowland, dei terreni edificabili e soprattutto del Berzieri, ceduto a Cassa depositi e prestiti e dato quindi in gestione ad un colosso di settore quale Quadrio Curzio di Qc Terme, ha permesso di salvaguardare numerosi posti di lavoro, consentirà il soddisfacimento dei creditori del concordato e soprattutto darà a Salsomaggiore un impulso positivo a livello economico. Infatti, è notizia di pochi giorni fa, che a breve inizieranno i lavori di ristrutturazione del Berzieri, con la costruzione di piscine all’aperto nella parte retrostante il palazzo-simbolo di Salso.

Frijio ha dichiarato che tutto ciò è stato possibile grazie alla proficua collaborazione tra gli organi della procedura, il Tribunale, le istituzioni incaricate, i liquidatori volontari e tutti i professionisti a vario titolo convolti.

Lo stesso Frijio, a margine della vendita, ha affermato che nel corso dell’anno si procederà alla pubblicazione di un nuovo bando per la vendita dei beni ancora rimanenti, tra cui il Grand Hotel Porro.

Egidio Bandini