Roccabianca
Roccabianca Un sabato sera movimentato a Roccabianca. Con carabinieri, protezione civile e 118 mobilitati nella ricerca di un cinquantenne, residente in zona, che si era perso a due passi dal Po.
Il timore era che potesse essere finito nei fiume: invece lo hanno poi trovato che dormiva, tranquillo, in un campo incolto. L’allarme è partito poco dopo le 20 di sabato quando, due uomini, comprensibilmente preoccupati, hanno segnalato la scomparsa del loro amico. I tre si erano recati, nel pomeriggio, a pescare nella golena compresa fra il Taro e il Po. Uno di loro, ad un tratto, si è allontanato per raggiungere l’auto ma non è più tornato.
I due amici lo hanno cercato, chiamandolo anche a gran voce, per almeno un’ora. Nessuna risposta. A quel punto, inevitabile la chiamata agli uomini dell’Arma. Sul posto si sono precipitati i carabinieri delle stazioni di Roccabianca, di Fontanellato e del nucleo operativo e radiomobile di Fidenza. È stato poi allertato, per le ricerche, il gruppo locale di Protezione civile ed era pronta a scattare anche l’allerta, alla Prefettura, per una mobilitazione provinciale qualora non si fosse trovata alcuna traccia dell’uomo che, per inciso, durante il suo allontanamento aveva anche perso il cellulare (poi ritrovato) nella boscaglia. Dopo un paio d’ore di ricerche, al buio e al freddo, tra campi e aree boschive, intorno alle 23, l’uomo, di origine rumena, è stato ritrovato mentre dormiva profondamente in mezzo alle sterpaglie.
Una dormita, la sua, causata con ogni probabilità da una troppo abbondante bevuta di alcol.
Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118, per accertarsi che l’uomo, alzata di gomito a parte, stesse bene. Stavolta è proprio il caso di dire che tutto è bene quel che finisce bene.
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