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Avis, donatori in aumento. Ma mancano medici e infermieri

Avis, donatori in aumento. Ma mancano medici e infermieri

20 Febbraio 2022, 03:01

La buona notizia è che i donatori continuano ad aumentare. La cattiva è che non ci sono sufficienti medici e infermieri per gestire questo aumento di offerta. E' un vero e proprio paradosso quello con cui deve fare i conti l'Avis.

A fare il punto della situazione in vista delle assemblee cittadina, provinciale e delle singole sezioni - in programma da qui a fine marzo - è il presidente provinciale Roberto Pasini. «Si raccoglie meno sangue di quanto si potrebbe - sottolinea -. L'apertura degli hub vaccinali ha ridotto drasticamente la disponibilità di personale medico e infermieristico e ora fatichiamo ad avere a disposizione dei professionisti che gestiscano le sedute. A volte siamo stati costretti a modificare e spostare temporaneamente delle sedute perché, pur essendoci dei donatori disponibili, non avevamo abbastanza medici e infermieri. Non si tratta di un problema di Parma, ma trasversale, che coinvolge tutta la regione».

Pasini lancia quindi un appello: «Chiediamo agli infermieri e ai medici disponibili di darci una mano, per mantenere un alto livello di raccolta del sangue».

«Mantenere la gratuità»

L'Avis - sia a livello nazionale che localmente - non nasconde la propria preoccupazione per quanto previsto dal ddl Concorrenza, che andrebbe a minare la logica della gratuità della donazione. «Abbiamo chiesto l'appoggio alle amministrazioni di tutta la provincia - spiega Pasini - chiedendo di approvare un odg in cui si esprime la netta contrarietà alla modifica dell'attuale sistema, basato sulla donazione gratuita e volontaria. I primi risultati sono già arrivati, sia a livello regionale che in parlamento».

«Grazie ai donatori»

Pasini rivolge quindi il proprio «grazie» «ai donatori e ai dirigenti di sezione per quello che hanno fatto durante questi due anni di Covid». «Se il numero di donazioni è aumentato costantemente, nonostante le difficoltà - dichiara - il merito è soprattutto il loro. Per questo desidero ringraziare tutte le sezioni della nostra provincia».

Dati incoraggianti

I nuovi donatori sono cresciuti costantemente negli ultimi anni: erano 1.209 nel 2018; 1.296 nel 2019; 1.341 nel 2020 e 1.375 nel 2021. Quanto al numero totale dei donatori, lo scorso anno erano 19.257, nel 2020 19.240 e nel 2019 19.014. Positivi anche i dati relativi alle donazioni. Il loro numero nel 2021 è aumentato del 4,9 per cento rispetto al 2020. Si è passati da un totale di 23.130 donazioni nel 2020 (il dato comprende sangue intero, plasma e piastrine) a 24.273 nel 2021. Si tratta di 1.143 donazioni in più nell'arco di dodici mesi.

Nuovi volontari

I nuovi donatori sono in crescita, ma servono anche dei volontari giovani, desiderosi di mettersi in gioco e di «sporcarsi le mani» per garantire un ricambio alla dirigenza. «Nel 2024 scade il mio secondo mandato - conclude Pasini -. Abbiamo bisogno di persone che si impegnino a portare avanti l'associazione, di nuovi dirigenti che si spendano per l'Avis e il valore della donazione».

Luca Molinari

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