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NOCETO

Studenti intossicati a Folgarida: l'ex gestore dell'hotel citato a giudizio

Studenti intossicati a Folgarida: l'ex gestore dell'hotel citato a giudizio

di Georgia Azzali

02 Marzo 2022, 03:01

Noceto La settimana bianca interrotta che non dimenticheranno mai. Decine di ragazzini di prima e seconda media e alcuni professori della scuola «Biagio Pelacani» ebbero terribili problemi gastrointestinali: 23 finirono finirono in ospedale, ma in totale furono 112 gli intossicati. Nessuno untore, però, che soggiornando all'hotel Union di Folgarida sparse l'infezione. Perché in realtà - secondo la procura di Trento - non furono osservate le norme igieniche previste per la conservazione e la manipolazione degli alimenti. E i batteri - lo staphylococus aureus e il bacillus cereus - colpirono duramente soprattutto dopo la cena del 28 gennaio 2020. Un'infezione che ha fatto finire sotto processo Matteo Mora: 39 anni, trentino, numero uno di Moragestioni, la società allora gerente dell'albergo, è stato citato a giudizio con le accuse di commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni colpose. Oltre ai ragazzini di Noceto, però, negli stessi giorni furono intossicati altri 18, tra studenti e insegnanti, dell'istituto comprensivo di Imola.

Non solo. Undici giorni dopo, altri due gruppi (38 tra studenti e docenti) dell'istituto comprensivo Scocchera di Ancona ebbero sintomi analoghi: vomito, diarrea e malessere generale. Un'infezione da norovirus, hanno accertato le analisi, dovuta al fatto che gli ambienti (piano di lavoro della cucina, tavolo della sala e bagni comuni della hall) non sarebbero stati sanificati in modo adeguato. E anche per questo secondo episodio l'ex gestore dell'hotel è accusato di commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni colpose.

Il processo ha preso il via lunedì a Trento. Ed è stato poco dopo rinviato al 22 giugno. Ma nell'attesa della prossima udienza potrebbero farsi avanti proposte di risarcimento. E' ciò su cui ha insistito Daniele Carra, difensore di 19 ragazzi, tre insegnanti e dell'ex preside della scuola. «Ho preteso - spiega l'avvocato - che il differimento fosse contenuto entro l'estate e ho anticipato al giudice che alla prossima udienza, se non saranno stati risarciti ragazzi e insegnanti di Noceto, chiederò di essere autorizzato alla citazione del responsabile civile Moragestioni». In particolare, poi, per i 23 finiti in ospedale, l'intenzione è quella di costituirsi parte civile, così come quasi certamente faranno i difensori degli studenti di Imola e Ancona, anche se ancora prima potrebbe arrivare una proposta di risarcimento da parte della compagnia con cui l'albergo era assicurato.

Era stata una notte infernale quella tra il 28 e il 29 gennaio, quando i primi ragazzi avevano cominciato a stare male. Ciò che è emerso infatti dalle analisi dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento è che nei campioni di pasta fredda e insalata di riso erano presenti colonie di stafilococchi e bacillus cereus. Elementi che non erano stati rilevati negli alimenti in sé, ma - si sottolinea nella relazione - «la presenza di batteri produttori di tossine in alimenti sottoposti a cottura e pronti per la somministrazione può essere attribuita a carenze igieniche nella manipolazione, lavorazione, conservazione dell'alimento».

Carenze che i carabinieri del Nas avevano in parte rilevato anche durante l'ispezione in albergo del 29 gennaio 2020, poche ore dopo i primi malesseri e ricoveri. Sulle pareti dei lucernari della cucina erano state notate «formazioni di muffa e conseguenti sollevamenti dell'intonaco con pericolo di caduta di particelle sui tavoli di lavoro e sulle pentole». Sporchi erano i due forni e anche il pavimento sotto ai blocchi di cottura e ai tavoli di lavoro. Qualche macchia di muffa era stata rilevata anche nel magazzino, mentre gli spogliatoi per il personale non avevano asciugamani monouso o di altro tipo.

Una serie di lacune (e negligenze) che avrebbe portato a quelle infezioni a raffica.

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