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Curiosità

Dove sono oggi i crociati

Dove sono oggi i crociati

di Paolo Grossi

29 Marzo 2022, 03:01

Sabato scorso la seconda squadra di Parma, il Borgo San Donnino, ha perso 4-3 uno scontro salvezza sul campo del Ghiviborgo ed è risultata decisiva una doppietta di Daniele «Micio» Melandri, che fu crociato l'anno della D, nel 2015-16. Indimenticabile il suo gol a tempo ormai scaduto, al Tardini, contro la Sammaurese, a evitare la sconfitta nell'unica partita in cui i crociati ci andarono davvero vicini. E allora ci è sorta spontanea una domanda: dove sono finiti tutti gli altri suoi compagni nella cavalcata di quell'anno?

Qualcuno lo abbiamo sott'occhio: Lucarelli fece altri due campionati vincenti in C e in B per poi diventare dirigente. Mazzocchi lo scorso anno ha vinto la B con il Venezia e da gennaio è alla Salernitana in A. In quel Venezia c'era anche Giacomo Ricci, che in estate è poi ridisceso in C con il Bari ma che sta per risalire in B.

Baraye finalmente in A

E Yves Baraye, beniamino di tanti tifosi, capace di prendere una seconda ammonizione per aver festeggiato con un passamontagna gialloblù? Avrebbe voluto, prima di andarsene a gennaio 2019, debuttare in serie A dopo aver vestito la maglia crociata in tutte le altre categorie, ma D'Aversa non si commosse. Ebbene in A cì è arrivato ma nel suo Portogallo: ora è alla Belenenses dopo 46 presenze e 4 gol nel Gil Vicente. In serie A nei loro Paesi, Lettonia e Paraguay, giocano anche Kristaps Zommers e Walter Rodriguez. Campionati che forse non valgono più di una nostra serie C, categoria in cui hanno trovato da tempo la loro dimensione Lorenzo Simonetti e Lorenzo Saporetti e Marcello Sereni.

Scarpini al chiodo

L'età che avanza poi ha fatto smettere, o scendere di livello, diversi protagonisti di quel primo «nuovo» Parma. Luca Cacioli era specializzato nel vincere la C e tornarci, quasi sempre scegliendosi piazze economicamente solide e squadre ambiziose.Ha chiuso a Bari, dove poi ha iniziato a lavorare nello staff tecnico. Ha smesso anche Davide Giorgino, dopo alcune buone stagioni nel Rezzato. Come lui Fabio Lauria, tormentato da infortuni, e Crocefisso Miglietta.

Ma c'è chi non molla

A quasi 40 anni è invece in rosa al Forlì, nello stesso girone di D del Borgo San Donnino, Cristian Longobardi. In D è sceso anche Ciccio Corapi, classe '85, che dopo Trapani e Catanzaro si è accasato al Lamezia. E il parmigiano Lorenzo Adorni, all'epoca simbolo della rinascita del settore giovanile, oggi è al Fossano. In D anche Michele Messina, Maikol Benassi e Mousa Balla Sowe. Prima di dire basta però stanno facendo giri di giostra in Eccellenza Matteo Guazzo (passato anche dal Borgo San Donnino e ora all'Aqui) e Riccardo Musetti (a Pontremoli).

Nel cuore dei tifosi

Schegge di un altro calcio, ma se ora dicessimo che nell'affetto dei tifosi Lauria batte Gervinho e Giorgino supera Kurtic diremmo una verità-ovvietà che dovrebbe far fare diverse utili riflessioni. Basti pensare ai 17 mila spettatori che seguirono Parma-Rovigo il 17 aprile 2016, giorno della festa promozione. O a quanto sarebbe bella e affollata una rimpatriata a pane e salame con quel Parma, più il telecronista Sky Sandro Melli... E allora forse il segreto non è nella tecnica, perché Gervinho, come Cassano e altri grandi talenti, hanno dato spettacolo, gol e punti a Parma, ma alla fine il tifoso vuole essere coinvolto, vuole sentirsi vicino e magari riconosciuto dal suo beniamino. Per tutti questi calciatori arrivare al Parma era entrare in paradiso. Adesso forse qualcuno non saprebbe indicare Parma su una cartina geografica...

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