Intervista
Michele Alinovi, 31enne collecchiese, ha collaborato alla realizzazione di un podcast di 15 puntate per il Museo Egizio di Torino, in occasione della mostra dedicata ai 150 anni dalla realizzazione dell’opera lirica «Aida» di Giuseppe Verdi.
«Aida, figlia di due mondi» è il titolo della mostra aperta fino al 5 giugno al Museo Egizio di Torino, a cura di Enrico Ferraris, realizzata in collaborazione, tra gli altri, con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e l’Archivio Ricordi di Milano.
Si tratta di un progetto transmediale, che mette in connessione musica, immagini, dialoghi, archivi storici, podcast, video e visite guidate. «Giuseppe Verdi compose l’opera nel 1870 su istanza del viceré di Egitto Ismàil Pascià – spiega Michele Alinovi – le due prime furono eseguite al Cairo il 24 dicembre del 1871 e l’8 febbraio 1872 a Milano proprio per celebrare l’apertura del canale di Suez».
Laurea in giornalismo, due Master e diverse esperienze maturate in ambito giornalistico, Michele Alinovi, è attualmente responsabile della comunicazione per l’Istituto Alcide Cervi di Gattatico e per l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, che ha collaborato al progetto del Museo Egizio. «Il podcast in quindici puntante – spiega Michele Alinovi – racconta la genesi di Aida dal punto di vista di Auguste Mariette, egittologo francese, fondatore del Museo Egizio del Cairo. Fu lui a pensare al soggetto e a proporlo a Ismàil Pascià, che affidò la musica a Giuseppe Verdi, all’epoca già noto in tutto il mondo. Sono narrate le sfide e gli imprevisti a cui dovette fare fronte Mariette, incaricato anche a supervisionare le scene e i costumi, i suoi scambi epistolari con Verdi e con Camille Du Locle, che lavorava al libretto, affidato in seguito ad Antonio Ghislanzoni: il podcast racconta l’interessante e travagliata storia della nascita dell’opera, tra Busseto, Il Cairo e una Parigi assediata nel pieno della guerra franco-prussiana».
«Sono onorato di aver partecipato ad un progetto – conclude – articolato e multimediale. Grazie alle esperienze che ho maturato non solo in campo giornalistico, ma anche come videomaker, social media manager e addetto stampa, ho dato il mio contributo a questa bella iniziativa che indaga in modo innovativo e unico la genesi dell’Aida stessa». È possibile ascoltare i podcast sul sito del Museo Egizio: https://bit.ly/3J93Yjw.
Gian Carlo Zanacca
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