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VIA CAVOUR

Barista aggredito e insultato «Violenza improvvisa, ora ho paura»

Barista aggredito e insultato «Violenza improvvisa, ora ho paura»

di Pierluigi Dallapina

09 Aprile 2022, 03:01

«Prima mi ha insultato poi, con gli occhi fuori dalle orbite, mi è venuto contro, ha iniziato a strattonarmi e poi mi ha messo le mani al collo. Per fortuna è intervenuta una persona e ci ha divisi». Scene da ring di via Cavour, quella che dovrebbe essere una delle strade più chic del salotto di Parma.

Tardo pomeriggio di giovedì, 17.30 per la precisione. Filippo Somma, barista e titolare del Caffè Cavour è fuori dal suo locale, in mezzo alla strada che guarda il passeggio. A un certo punto arriva Jack - così lo chiamano gli esercenti della zona - presenza fissa e sempre più molesta, anzi aggressiva. «Cos'hai da guardare? Perché mi stai guardando?». La più tipica delle frasi da attaccabrighe, prima di scagliarsi contro il barista. Che ha provato a parare i colpi di questo uomo sulla quarantina e che trascorre le giornate in via Cavour. Prima in modo pacifico, ma da diversi mesi a questa parte creando problemi a bar, tabaccherie, negozi di abbigliamento e anche a quelli che hanno la sfortuna di incrociarlo in mezzo alla via.

«Fino a qualche anno fa quest'uomo vendeva dei libri per strada, ma da un anno a questa parte si vede che non connette più - racconta la vittima dell'aggressione -. Arriva alle 7.30 e poi se ne va verso le 20. Sta qui e non fa niente tutto il giorno». Anzi, qualcosa fa. «Qualche giorno fa è entrato nel mio bar e ha spintonato senza motivo un dipendente, facendo scappare dei turisti greci». Somma, dopo l'aggressione di giovedì, è andato a farsi refertare le escoriazioni al pronto soccorso. Nei prossimi giorni, anticipa, andrà a fare denuncia ai carabinieri. «Ora ho paura. Mi guarderò le spalle, perché cosa può passare nella testa di uno così?».

Dopo la preoccupazione, sale la rabbia. «L’associazione “Vivi Parma” – si legge in una nota – ritiene inaccettabile il totale disinteresse dell’amministrazione nei confronti di questa intollerabile situazione che abbiamo denunciato in diverse occasioni, rimanendo sempre inascoltati. Con la propria indifferenza, il Comune ha contribuito a creare questo clima di terrore».

L'episodio, l'ennesimo a quanto pare, scatena anche la reazione di Fabio Fecci, ex assessore alla Sicurezza durante l'amministrazione Vignali. «Purtroppo in questi 10 anni questo nostro pacchetto per la sicurezza urbana è stato completamente smantellato dall’amministrazione, che di fatto ha consegnato il centro storico ma, in generale, tutta la città, all’insicurezza e alla criminalità». Intanto, c'è chi sta pensando di lasciare una via che, dice una commerciante, «da salottino è diventata uno sgabuzzino».

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