L'area ceduta dall'Aereonautica all'Enac
Nuovi voli per l'estero, la conferma dei collegamenti estivi con le isole e il sud e la prospettiva, finalmente, di vedere decollare tratte per la Spagna, la Grecia e, forse d'autunno, per la Francia.
E poi, proprio in queste ore, la sottoscrizione dell'accordo che prevede il passaggio di circa 67mila metri quadri di terreno dall'Aeronautica alla società di gestione del «Verdi». Per la creazione di quegli spazi di sosta degli aerei che sono indispensabili per la crescita del nostro scalo.
Sono molte le notizie che riguardano lo scalo Parma - PMF ma probabilmente le più interessanti sono quelle collegate all'accordo siglato da parte del Ministero della Difesa, Enac, Agenzia del Demanio e Sogeap che prevede, appunto, il trasferimento di una ampia zona di terreno ora inutilizzato. E che sarà destinato ad ampliare il sedime aeroportuale.
Si tratta, come recita il testo dell'accordo, di quella area dove un tempo si trovava l'ex area di addestramento 27° Ale e che, più semplicemente, per i parmigiani è il tratto affacciato sulla rotatorio dell'aeroporto, tra strada dei Mercati e via Licinio Ferretti.
«Si tratta di un passaggio molto importante che ci soddisfa e che è un ulteriore tassello nella costruzione dell'aeroporto di domani - sottolineano alla Sogeap. - Si tratta di un'area non più utilizzata a scopi militari e su cui realizzeremo nei prossimi mesi la area di sosta degli aerei».
In pratica dove ora si trovano vecchi hangar arrugginiti e capannoni cadenti assediati dalle erbacce verrà realizzato un piazzale capace di ospitare contemporaneamente tre aerei. E saranno prevalentemente quelli destinati a trasportare le merci per il servizio di movimentazione logistica e cargo che affiancherà, a partire dal 2024 il traffico passeggeri.
«Vogliamo ringraziare per la collaborazione il comandante della Rete POL, il colonnello Vito Casano e per il ministero della Difesa il generale Giancarlo Gambardella», proseguono alla Sogeap dove si lavora senza sosta per realizzare le tappe di un cronoprogramma ben cadenzato: il primo, imminente step prevede, appunto, a breve l'inizio dei lavori per questo ampliamento mentre resta confermata la data del 2024 per la consegna della nuova pista allungata e certificata.
«Si tratta di passaggi stabiliti nel progetto approvato da tutti i ministeri competenti e che nonostante le polemiche strumentali di questo ultimo periodo non devono spaventare. Il numero dei voli cargo crescerà in maniera molto ridotta mentre stiamo lavorando intensamente per attivare sempre più collegamenti per i passeggeri. Ricordando che anche le merci volano nella stiva degli aerei che usiamo per andare in vacanza».
Gli aerei però, hanno bisogno di ampi spazi di sosta e l'ex spazio dell'aeronautica è proprio destinato ora a coprire questa esigenza. «Il nostro impegno è quello per il decollo definitivo dello scalo. E ormai sappiamo che ci stiamo riuscendo».
Luca Pelagatti
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