Carabinieri
Fontanellato È stata decisamente «movimentata» la fine della mattinata di ieri a Fontanellato. Approfittando del giorno di mercato, un extracomunitario di mezz’età aveva pensato di raccogliere qualche soldo vendendo mazzi di fiori ai visitatori del centro storico, naturalmente senza averne alcun titolo.
Ma la buona sorte non ha giocato a suo favore: sotto la Rocca Sanvitale, proprio mentre l’uomo attraversava la piazza per avvicinare i potenziali clienti, si trovavano il vicesindaco Mattia Rivara e il maresciallo Matteo Maio, comandante della stazione carabinieri locale, insieme a una collega. Vista la scena, i militari hanno tentato di avvicinare il venditore per un controllo ma questo, sentendosi probabilmente in fallo, ha preferito cercare di far perdere le sue tracce mettendosi a correre lungo via Marconi.
A quel punto, temendo che dietro quell’atteggiamento ci fosse qualcosa di ben più grave della vendita di un mazzo di fiori, il maresciallo si è lanciato all’inseguimento del fuggitivo tallonato da Rivara. Uscito dal Voltone, ha giocato l’ultima carta scendendo nella Fossa Circondaria, forse contando sul fatto che il vantaggio iniziale fosse sufficiente a seminare gli inseguitori: ma al gruppo si erano ormai aggiunti anche gli uomini della Polizia locale che avevano chiuso la via di fuga dall’altro lato. A quel punto l’uomo si è però accasciato a terra, facendo temere a tutti che fosse vittima di un malore causato dallo sforzo e dallo stress della corsa imprevista.
L’allarme al 118 è stato lanciato immediatamente e la breve distanza dalla sede della Croce Rossa di Fontanellato ha consentito all’ambulanza di essere sul posto in una manciata di secondi. Altrettanto poco tempo è stato sufficiente per valutare che non si trattasse di nulla di grave ma, per maggior sicurezza, l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Vaio, seguito dai carabinieri, per ulteriori accertamenti.
La sua riluttanza nel fornire le proprie generalità, anche al personale del 118, ha però insospettito ulteriormente gli uomini dell’Arma che hanno avviato le verifiche biometriche per capire cosa ci fosse dietro alla fuga precipitosa e alla reticenza dell’uomo che, fino a quel momento, non aveva commesso alcun reato.
E l’intuito non ha fallito: dalle indagini è infatti emerso che si trattava di un sessantenne marocchino, incensurato ma irregolare in Italia. Oltre alla denuncia per il rifiuto di fornire le proprie generalità, sono state quindi avviate le procedure per la sua espulsione.
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