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Le belle storie di Radio Parma e Radio Emilia raccontate alla Famija Pramzana

Le belle storie di Radio Parma e Radio Emilia raccontate alla Famija Pramzana

di Riccardo Zinelli

08 Maggio 2022, 03:01

Era il 1° gennaio del 1975. Quell’anno l’inverno era particolarmente rigido ma, nonostante i «coppi» coperti dalla galaverna, in strada Felice Cavallotti Marco Toni, allora giovane studente di fisica e radioamatore, salì coraggiosamente sul tetto per accendere per la prima volta il trasmettitore di Radio Parma. Da allora la nostra radio, prima emittente privata che iniziò a trasmettere in Italia, non si è mai più spenta.

La bella storia di Radio Parma è stata al centro dell’incontro di giovedì nella sala Barilla della Famija Pramzana. A raccontarla è stato uno dei protagonisti, che ha vissuto l’avventura di Radio Parma in prima persona: Gian Carlo Ceci, voce storica dell’emittente, che per oltre trent’anni ha effettuato radiocronache e telecronache del Parma Calcio per Radio Parma. Al suo fianco presente il direttore della Gazzetta di Parma, Claudio Rinaldi, che nel mondo della radio ha mosso i primi passi da giornalista. Non solo. Insieme a Ceci e al direttore Rinaldi, erano presenti anche altre persone che hanno fatto la storia di Radio Parma: Arturo Dalla Tana, Stefano Frigeri, Marco Toni, Gabriele Majo e Lino Pasqualis. «L’esperienza della radio - ha ricordato il direttore della Gazzetta di Parma, Claudio Rinaldi - mi è rimasta nel cuore. Ho iniziato a Radio Emilia, una vera e propria fucina di futuri giornalisti, negli anni in cui c’era grande competizione fra le redazioni sportive delle radio cittadine. Ricordare quegli anni è magico: da ragazzino, prima di intraprendere la strada della carta stampata, sognavo di fare il radiocronista, rapito dalle impareggiabili radiocronache dell’epoca».

«Iniziammo a trasmettere il 1° gennaio del 1975 - ha raccontato Gian Carlo Ceci -. Radio Parma nacque per iniziativa dell’imprenditore di Sala Baganza, Virginio Menozzi, in collaborazione con il giornalista Carlo Drapkind. La prima sede era in strada Felice Cavallotti. Fu un enorme successo: a pochi mesi dalla nascita di Radio Parma, le imitazioni della nostra radio in città si sprecavano. Ma la nostra emittente continuò a crescere, tant’è che, siccome la sede di strada Cavallotti non era abbastanza grande, dopo qualche tempo ci trasferimmo in via Farnese, per poi approdare in borgo Guasti di Santa Cecilia».

«Mi sono accostato a Radio Parma ancora bambino - ha raccontato Gabriele Majo - dopo averne visto il logo sulla "Gazzetta". Siccome ero appassionato di giornalismo, decisi di presentarmi nella sede della radio in Oltretorrente. Da quel giorno, non ho mai più smesso di andarci. Tanti gli episodi che ricordo. Gian Carlo fu il primo a trasmettere la radiocronaca integrale del Parma Calcio, mentre Pino Colombi, altra voce storica della radio, fu il primo a realizzare i collegamenti flash con le partite del Parma». Majo ha anche ricordato le indimenticabili voci femminili della radio. «Fra le nostre annunciatrici alcuni nomi che non potrò dimenticare: Anna Maria Bianchi, Emanuela Merlo, Pia Russo e Franca Merli». Nella carrellata di nomi anche Mauro Coruzzi, che «iniziò conducendo una trasmissione per i ragazzi al pomeriggio».

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