FORNOVO
All’apparenza, un luogo abbandonato. Così si presenta adesso l’impianto della discarica di Monte Ardone. Mentre i conferimenti hanno raggiunto la quota stabilita, ed è quindi terminato il passaggio di camion, ad esclusione di quelli impiegati al recupero del percolato, e mentre si resta in attesa della risposta definitiva da parte della Regione e soprattutto delle motivazioni dei diversi soggetti chiamati a relazionare sui differenti aspetti in merito alla richiesta di ampliamento da parte del gestore, l’impianto sembra fermo.
A peggiorare la situazione dell’invaso, il maltempo delle ultime settimane: in uno dei versanti, in particolare verso rio Riccò, si è verificato uno smottamento che probabilmente riguarda i materiali conferiti. Inoltre gran parte dell’area risulta scoperta, priva dei teloni in plastica che fino ai mesi passati ricoprivano per intero il bacino. Ora la copertura è presente solo in alcune zone mentre nella parte rimanente c’è solo terra, imbevuta d’acqua dalle recenti precipitazioni: situazione che potrebbe favorire altri smottamenti o peggiorare quello già in corso. Inoltre anche alcuni dei teli presenti sembrano non fissati a dovere perché con il vento svolazzano e potrebbero via via sollevarsi dal terreno.
Ci si chiede quindi se il gestore non abbia più dato seguito alle indicazioni previste dall’autorizzazione all’ampliamento ottenuta negli anni scorsi: vale a dire portare a chiusura definitiva l’invaso con la realizzazione del kapping, lo strato di copertura che avrebbe messo in sicurezza l’impianto.
Come si ricorderà sia Legambiente sia i comitati che si sono costituiti nati in contrasto alla proposta di ampliamento avevano sempre contestato la localizzazione di questo impianto per le sue caratteristiche, essendo posto su un versante scosceso, in un’area calanchiva di alto pregio naturalistico, in corrispondenza di una linea di faglia ed in un contesto caratterizzato da numerosi dissesti idrogeologici che coinvolgono anche la strada di accesso. L’attuale dissesto confermerebbe i loro timori. r.c.
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