FEDERALBERGHI
La gente ha voglia di viaggiare. Il Bel paese, anche ora che sono cadute restrizioni e divieti, resta la meta preferita dei turisti italiani: per Parma questa è un'opportunità da cogliere al volo dopo due anni terribili, dominati dal Covid.
«Questa città è una capitale, ha potenzialità enormi, però bisogna migliorare il tema della raggiungibilità. Certo, viste le bellezze che ospita, la gente a Parma viene ugualmente, ma potrebbe svoltare grazie ad una fermata dell'Alta velocità, ad un aeroporto con voli incoming, in grado cioè di fare arrivare rapidamente i visitatori, senza dimenticare i grandi eventi, ma qui la Fiera sta già lavorando benissimo». Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, conosce Parma per passione e per lavoro (possiede un hotel in città dall'inizio degli anni '90) e qui ha deciso di organizzare la 72ª assemblea nazionale degli albergatori, che negli spazi ipogei del Paganini congressi domani si prepara ad accogliere 400 delegati da tutta Italia. E anche così si promuovere il territorio.
«Qui ci sono grandi industrie, una Fiera che sta lavorando molto bene, come dimostrano i numeri dell'ultima edizione di Cibus, quindi bisogna far conoscere questa città, bisogna attrarre turisti dall'Italia e dall'estero». Portare gente a Parma, dunque. «Bisogna organizzare il più possibile grandi eventi», suggerisce, ma attenzione, chi si muove vuole raggiungere la meta facilmente. «Una fermata dell'Alta velocità cambierebbe la vita a Parma. Ora, chi vuole venire in città usando i treni veloci, è costretto a scendere a Reggio e magari a noleggiarsi un'auto per raggiungere la città». Oppure allungare il viaggio di qualche ora tra autobus e treni. «Bisogna potenziare anche l'aeroporto con voli che portino turisti. Perugia, città non facilmente raggiungibile, quando ha attivato il volo British Airways con Londra è sempre piena di turisti». E i turisti non spendono solo per l'albergo.
«Abbiamo commissionato degli studi che dimostrano che un turista, in media, spende solo il 30% del suo budget per l'albergo, mentre il restante 70% delle spese vanno per gli acquisti nei negozi, i trasporti e i ristoranti. È evidente, portare turisti in una destinazione fa bene a tutta la città».
Le tendenze del turismo, ricorda sempre Bocca, portano buone notizie per una città come Parma. «Il numero di visitatori per alcune destinazioni è letteralmente esploso. Mi riferisco alle città d'arte, che nel 2020 hanno perso un 80% rispetto all'anno precedente». Però «manca il personale, non se ne trova. C'è un problema enorme».
Luci e ombre si alternano nella descrizione del presidente di Federalberghi, perché se da una parte «assistiamo al ritorno in blocco dei turisti americani», che sono quelli con grande capacità di spesa, dall'altra gli albergatori devono fare i conti con il caro energia. «I costi della bolletta sono triplicati». Senza contare la concorrenza degli affitti in nero. «Non siamo contrari a forme alternative di accoglienza, ma le regole del gioco devono essere uguali per tutti».
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