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EDILIZIA POPOLARE

Appalti a ParmAbitare, assolti Bertolini e Agnetti

Appalti a ParmAbitare, assolti Bertolini e Agnetti

11 Giugno 2022, 03:01

Le aree tra Vicofertile e via Budellungo finirono sotto sequestro nell'autunno del 2019. Lì dove dovevano essere costruiti 48 appartamenti di edilizia popolare. E nell'indagine furono coinvolti in quattro, accusati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente: Dante Bertolini, ex dirigente comunale e responsabile del procedimento; Luigi Folli, già alla guida della struttura Politiche abitative del Comune; Italo Tomaselli, liquidatore, nel luglio 2018, della società ParmAbitare e direttore generale di Acer; Mauro Agnetti, presidente di ParmAbitare fino alla sua liquidazione. Tutti d'accordo, secondo la procura, nel confezionare un bando su misura per affidare i lavori di costruzione nelle due aree a ParmAbitare. Ma il giudice Giuseppe Saponiero ha assolto - perché il fatto non sussiste - sia Bertolini che Agnetti. Per Folli, lo scorso anno, era stato il gup a dichiarare il «non luogo a procedere». Mentre Tomaselli aveva deciso di patteggiare: 3 mesi e 60 euro di multa, con pena sospesa.

Solo una prima tappa giudiziaria, se il pm Francesca Arienti, che ha coordinato le indagini portate avanti dalla Finanza, deciderà di ricorrere in appello. Ma, in attesa delle motivazioni, le difese possono tirare un grande sospiro di sollievo. «Sicuramente ci speravamo, perché eravamo tranquilli sull'operato - sottolinea Sergio Andrea Ghiretti, avvocato di Bertolini -. L'affidamento era stato fatto a una società che il Comune aveva costituito ad hoc già nel 2002-2003, per cui non si capiva cosa ci fosse di penalmente rilevante nel procedimento che ha portato ad assegnare a ParmAbitare i lavori». «Sentenza giusta e corretta, di cui eravamo convinti - aggiunge Oscar Caroselli, difensore di Agnetti -. Resta il danno subito, visto che gli alloggi non sono stati realizzati».

Era stata una delibera di giunta, nel 2017, ad affidare alla società ParmAbitare gli interventi per la realizzazione degli immobili nelle aree Vicofertile Nord ed ex Althea, con un esborso pubblico di oltre 7 milioni di euro. Le indagini avevano puntato i riflettori sulla procedura di assegnazione a ParmAbitare, società mista pubblico-privata, costituita nel 2003 da Acer e da diversi Comuni (per un capitale complessivo sociale dell'86%) e da alcune società private (6 soci costruttori e 1 socio finanziatore). In particolare, ci sarebbe stato un accordo per affidare i lavori con «modalità diretta omettendo il dovuto ricorso all'evidenza pubblica», secondo l'accusa. Come se ParmAbitare fosse una società «in house providing», ossia un organismo interno all'ente pubblico. Ma Folli, Bertolini e Agnetti non avrebbero tramato per affidare in modo illegittimo i lavori. Almeno secondo i giudici parmigiani.

Georgia Azzali

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