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Tiziana Meschi

«Al Maggiore 76 ricoverati per Covid, ma i polmoni sono salvi»

«Al Maggiore 76 ricoverati per Covid, ma i polmoni sono salvi»

14 Giugno 2022, 03:01

La variante Omicron BA5 - molto contagiosa, e che sarebbe responsabile al momento della maggior parte delle infezioni a livello mondiale - per ora non ha avuto un forte impatto sul nostro territorio. I ricoverati Covid all'ospedale Maggiore ieri erano 76, «numero che conferma una discesa blanda ma costante», dice la responsabile del reparto Covid dell'ospedale Maggiore, Tiziana Meschi.

I contagiati al Maggiore

Dei 76 contagiati, 52 sono ospitati proprio al reparto Covid del padiglione Barbieri, dislocati fra il terzo piano e il primo piano (una trentina di letti non tutti occupati). I restanti sono distribuiti nei percorsi di degenza Covid di vari reparti: nove in Pneumologia, sei in Terapia semintensiva, quattro in Malattie infettive, tre in Infettivologia pediatrica, due in Ostetricia.

Anche se è difficile capire chi dei contagiati abbia effettivamente contratto la variante Omicron BA5 (sarebbe necessario un complesso sequenziamento che raramente viene eseguito), il quadro clinico dei malati non è preoccupante, spiega Meschi. «Non vediamo più polmoniti interstiziali. La sintomatologia si limita a faringiti, dolore alla gola, tosse, febbre elevata. Abbiamo malati che si presentano in ospedale per altre patologie, come fratture al femore, polmoniti batteriche o scompensi cardiaci, e che nel corso degli accertamenti si scopre essere contagiati dal Covid. La ventilazione, quando necessaria, non è invasiva».

La nuova variante

La BA5 è una sotto variante Omicron dichiarata «variante di preoccupazione» (variant of concern) dall’Agenzia europea per il controllo delle malattie infettive, sulla base della rapida diffusione e della capacità di aggirare la difesa degli anticorpi (immuno-evasione).

La nuova variante viene dal Sudafrica, dove ha avuto origine a febbraio di quest'anno, anche se è il Portogallo il Paese europeo nel quale si è diffusa inizialmente, senza incidere sul tasso dei ricoveri in ospedale.

Non è un caso che la variante sia nata in Sudafrica, perché lì la popolazione è composta da molti pazienti col sistema immunitario compromesso da altre infezioni, come tubercolosi e Aids.

I virus come Sars-CoV-2 hanno maggiore possibilità di persistere in forma cronica in un organismo che non riesce a respingerli e di conseguenza di andare incontro a mutazioni.

Si stima che i casi aumenteranno nel resto di Europa e che Omicron BA5 diventerà predominante sulle altre sotto varianti, senza per questo stressare i sistemi sanitari.

m.t.

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