Serie B
Un campionato «italiano» nel vero senso della parola perchè la prossima serie B attraverserà tutto il Belpaese, da Bolzano a Palermo. Al netto del mercato, che deve ancora entrare nella sua fase più «calda» ecco come si presentano le 19 squadre che contenderanno al Parma la promozione in serie A.
Ascoli
La scorsa stagione è stata molto positiva con l'ingresso nei play off e l'eliminazione da parte del Benevento. Finita l'esa Sottil, emigrato a Udine, in panchina arriva Christian Bucchi. L'annuncio è di ieri. La squadra marchigiana farà leva sul consueto mix fatto di corsa e carica agonistica. Un brutto cliente per tutti.
Bari
Dopo tre anni di «purgatorio» in serie C, i «galletti» tornano nel calcio che conta grazie anche alla solidità della famiglia De Laurentiis. Rimane il «nodo» della doppia proprietà (Bari appunto e Napoli) che dovrà essere sciolto, probabilmente con la cessione della società anche se altri scenari non sono esclusi.
Benevento
Una «piazza» ormai consolidata della serie B (con qualche apparizione nella massima serie negli ultimi anni). Il club è però scosso dall'intenzione manifestata dal presidente Vigorito di cedere il club. Non è a rischio l'iscrizione al campionato ma il futuro è perlomeno nebuloso.
Brescia
Difficile non inserirla nel consistente lotto di squadre che ambiscono alla promozione. D'altronde il presidente Cellino ha mezzi ed esperienza da vendere e vorrà a tutti i costi riscattarsi dopo una stagione, quella passata, che si è conclusa con l'eliminazione ai play off. In panchina non ci sarà più Corini. Salgono le quotazioni dell'ex Josep Clotet.
Cagliari
La Sardegna ha accolto la retrocessione come un lutto sportivo, anche per come è maturata. Ovvio che i sardi partano in pole per una pronta risalita. Anche in questo caso rivoluzione in panchina con l'arrivo dell'ex Parma, Liverani.
Cittadella
Ogni anno la piccola realtà veneta è una protagonista del campionato cadetto. Nella scorsa stagione non ha centrato i play off per la prima volta dopo diversi anni ma il Cittadella è da considerare comunque una delle «mine vaganti» del campionato.
Como
Ha chiuso la stagione con una tranquilla salvezza. Un anno di adattamento alla categoria per il club dei fratelli Hartono che figurano fra i 100 uomini più ricchi del pianeta.
L'ingresso nel calcio italiano non ha fatto il paio con investimenti faraonici. La politica dei piccoli passi sembra essere quella dei due miliardari indonesiani.
Cosenza
Fra Zenga e Cosmi prosegue il toto allenatore per la formazione calabrese reduce da un campionato disastroso con la salvezza conquistata nello spareggio con il Vicenza. Facile immaginare che il club voglia subito riscattarsi dopo una pessima stagione.
Frosinone
Sembra la squadra del «vorrei ma non posso». Eliminata in semifinale ai play off, la compagine del presidente Stirpe sarà ancora allenata da Fabio Grosso, riconfermato nonostante la cocente delusione della mancata promozione in serie A.
Genoa
Un'altra nobile decaduta, come il Cagliari, del calcio italiano. Dalle parti della Lanterna ci sarà parecchio da ricostruire con tante partenze (da Sirigu a Destro) e giocoforza tanti nuovi volti in arrivo. Si va avanti con Blessin anche se la posizione del tecnico non sembra essere stabilissima.
Modena
Un piccolo miracolo sportivo quello costruito da presidente Rivetti e da una vecchia volpe della panchina come Attilio Tesser. I «canarini» rivedono la B dopo un lungo periodo di esilio nelle serie minori e dopo la cavalcata straordinaria della scorsa stagione conclusa con la quota record di 88 punti. Può essere la sorpresa.
Palermo
Anche in questo caso è una rinascita dopo la chiusura dell'era Zamparini e la ripartenza dalla serie D. Grande blasone, tifoseria da serie A e ambizioni da vendere. Potrebbe recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato soprattutto se si concretizzerà la vendita al City Football Group dello sceicco Mansour, proprietario, fra le altre squadre, del Manchester City. Come dire, la A non può attendere.
Perugia
Via Alvini (che si è accasato a Cremona) ecco Fabrizio Castori, tecnico di lunghissimo corso con diverse promozioni nel curriculum. Anche per questo è da inserire nel novero delle pretendenti al salto di categoria anche se non in primissima fascia.
Pisa
Promozione sfumata sul filo di lana e tanta voglia di riprovarci. Anche in questo caso potremmo assistere a un cambio in panchina visti i tentennamenti di D'Angelo che pare ormai aver esaurito il suo ciclo sotto la Torre. Potrebbe sostituirlo Andreazzoli Squadra e società comunque forti.
Reggina
I problemi societari (e quelli giudiziari del suo presidente) potrebbero compromettere la stagione ancor prima che inizi. Il conto alla rovescia per l'iscrizione al campionato (22 giugno) è quasi terminato e all'orizzonte non si vedono acquirenti credibili.
Spal
I proclami del presidente Tacopina non si concretizzano in risultati concreti per cui è difficile capire quali siano gli obiettivi della stagione: salvezza tranquilla o corsa alla A? In panchina dovrebbe rimanere Venturato.
Sudtirol
Sarà una storica prima volta per il club altoatesino nato una ventina di anni fa. L'imperativo sembra essere quello della salvezza.
Ternana
Il presidente Bandecchi ha dichiarato più volte di voler voltare pagina per la conduzione tecnica. Per cui, via Cristiano Lucarelli (che ha fatto benissimo) ma il nome del successore ancora non c'è.
Venezia
I lagunari si affidano a Ivan Javorcic che lo scorso anno ha costruito dalla panchina l'impresa del Sudtirol. Molti i giocatori con la valigia pronta.
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