Esame di stato
Bene la prima. Tutti soddisfatti delle tracce proposte dal Ministero per la prova di italiano. E in effetti i temi non hanno deluso le aspettative. Anzi, i più gettonati sono stati nella tipologia A, Pascoli e Verga, da «La via ferrata» e «Nedda»; nella tipologia B, analisi del testo, la riflessione sulle leggi razziali dal brano «La sola colpa di essere nati» di Gherardo Colombo e Liliana Segre, ma anche il tema sull'importanza della musica per l'uomo; nella tipologia C, elaborato di attualità, il discorso alla Camera dei Deputati di Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, sui cambiamenti climatici. Temi coinvolgenti che certamente hanno portato il sorriso ai candidati alla maturità, magari dopo una notte insonne che ricorderanno per sempre. Temi molto vicini ai loro interessi e in cui si sono potute evidenziare conoscenze e competenze: «Tutti temi fattibili e accessibili a tutti gli indirizzi scolastici - ha confermato la prof Silvia Fontana, docente di Italiano al liceo Bertolucci e membro della commissione d'esame -. Autori classici veramente alla portata di tutti e che rientrano nei programmi svolti. Non solo gli autori, ma anche gli stessi argomenti sono sempre stati affrontati in classe: è stato scelto anche nella tipologia C il titolo sui rischi della rete».
Ma com'è andata questa prima prova a Parma e provincia? «Tutto è proceduto regolarmente - ha ammesso Giovanni Fasan, preside dell'istituto Melloni e supporto relativo all'aspetto didattico funzionale della cabina di regia sulla maturità dell'ufficio scolastico provinciale -. Solo due studenti in tutto il nostro territorio non si sono presentati all'esame per motivi di salute, per cui dovranno sostenere le prove scritte suppletive agli inizi di luglio. Anche per le commissioni non ci sono stati problemi: solo pochi insegnanti sono stati sostituiti perché malati di covid». Tra i candidati, invece, nessun contagio e si sono presentati per il tema con la mascherina: «Agli orali - ha proseguito Fasan -, la mascherina non è obbligatoria ma raccomandata, ovvero quando il ragazzo si siede davanti alla commissione può toglierla e questo per favorire la relazione con insegnanti e presidente». La cabina di regia all'ufficio scolastico provinciale è inoltre formata da Sandra Napodano, che si occupa dei procedimenti amministrativi, Daniele Porto e Maurizio Giglio, supporto attività e adempimenti informatici, Maria Giuseppa Moretta e Giulia Caramagna per le attività e adempimenti connessi, Elisabetta Zanichelli, referente provinciale per i disabili. «Oggi si proseguirà con la seconda prova scritta diversa per ogni indirizzo scolastico - ha precisato Fasan -. Campanella alle 8,30 e in relazione al compito da sviluppare i candidati avranno dalle 4 alle 6 ore: per esempio al Melloni dove gli studenti dovranno affrontare la prova di economia aziendale avranno sei ore. Dopodiché via agli orali, con uno stop di due giorni, senza considerare la domenica, tra gli scritti e i colloqui». I risultati delle prove scritte dovranno infatti essere pubblicati due giorni prima dell'orale.
«Al liceo classico Romagnosi la prova di italiano si è sviluppata in un clima davvero sereno - ha raccontato Giovanni Brunazzi, presidente della seconda Commissione per la 3ªA e 3ªD e preside del liceo scientifico Ulivi -. I ragazzi hanno affrontato il tema con lo spirito giusto, per cui erano tutti molto sereni: il fatto di essere in presenza ha portato una maggiore sicurezza». Le tracce sono arrivate per via telematica alle 8,28 «e subito i ragazzi si sono messi al lavoro - ha continuato Brunazzi -. Tracce che sono piaciute moltissimo agli studenti, proprio perché hanno creato interesse. Tra i temi più gettonati, quello di Pascoli e quello di Verga, per cui la tipologia A, ma anche il tema sulle leggi razziali ha coinvolto i candidati e alcuni hanno scelto l'elaborato sul valore della musica. Anche all'Ulivi la prova si è svolta in un clima sereno. E oggi ci sarà matematica e sei ore a disposizione, così come al Romagnosi per la versione di latino: un testo da tradurre più i quesiti di riflessione».
Alberto Berna preside dell'istituto Giordani, è presidente di commissione all'Ipsia Primo levi per le classi di indirizzo di manutenzione e impianti elettrici: «Prima della prova abbiamo ritirato i telefonini così come è la regola - ha ricordato Berna -, per cui i ragazzi avevano solo a disposizione il vocabolario di italiano. E quando hanno letto le tracce erano tutti molto contenti. Insomma, è stato un bel ritorno in presenza e adeguato ai tempi con temi che potevano essere scelti dagli studenti con entusiasmo. Una prova molto realistica. Chiaramente al Primo Levi la traccia preferita è stata quella con il titolo sul rapporto con le nuove tecnologie, molto vicino al loro percorso di studi». Federico Ferrari, preside dell'Istituto Primo Levi e presidente della seconda Commissione al Giordani per le classi dell'indirizzo tecnico commerciale non è per nulla preoccupato di questo esame di stato: «Tutto è filato liscio e gli studenti del Giordani sono simpatici, rilassati, seri. Si sono dimostrati molto concentrati sulla prima prova scritta e l'hanno svolta senza incertezze. Tracce abbastanza specifiche per essere puntuali e contemporaneamente abbastanza ampie per una riflessione. Anche i temi di letteratura avevano possibilità di analisi a più livelli di risposta: da quella più generale a quella più tecnica. La maggior parte ha scelto il tema dedicato a internet e alle leggi razziali. Non dimentichiamoci che ai professionali ci sono molti ragazzi di origine straniera e che sanno bene cos'è il razzismo: per loro è un argomento molto sensibile».
Al Romagnosi vincono Pascoli e Verga: il «pane quotidiano»
Al Romagnosi «vincono» Verga e Pascoli. A scegliere la tipologia «A», cioè l’analisi del testo - «pane quotidiano» per gli studenti del liceo classico - Sebastiano Ferrari, Fabio Rossi e Riccardo Di Vittorio. Il testo di Verga - un brano tratto dalla novella Nedda - «non era troppo complesso da analizzare - fa sapere Sebastiano -, soprattutto perché su Verga abbiamo lavorato tanto durante l’anno». Così come per Pascoli «ci siamo "allenati" molto sull’analisi del testo - raccontano Fabio e Riccardo -. E poi è vero che le altre tracce erano più facili trattando temi di attualità, ma spesso il rischio è quello di ripetersi e dire un po’ tutti le stesse cose».
Insolita la scelta di Gemma Berni, una delle pochissime ad aver scelto il tema sull’ambiente (il testo è uno stralcio del discorso di Giorgio Parisi: «È un tema urgente, non potevo non affrontarlo» afferma la studentessa.
Tema di attualità anche per Alessandro Martucci: «Ho scelto la traccia sui social - rivela -, a cui ho collegato il concetto di maschera di Pirandello». Marianna Midali è stata ispirata «dal testo preso da Musicofilia di Oliver Sacks - dice -. È un autore che conosco bene, ho letto tanti libri, sono un po’ sua fan».
Nuove tecnologie e pandemia i più gettonati al Melloni
Al Melloni sono andate per la maggiore le tracce riguardanti l’attualità: quella sulle nuove tecnologie, con il testo «Tienilo acceso: posta, commenta condividi sena spegnere il cervello» di Vera Gheno e Bruno Mastroianni, e quella sulla pandemia accompagnata dal testo di Luigi Ferrajoli «Perché una costituzione della terra?».
«Sono temi che ci toccano da vicino - afferma Jasper Pajes - ci chiedono anche di esprimere le nostre idee». Jasper ha scelto la traccia sui social network, come Federico Modena: «Ho sentito molto vicino questo tema - confida -. Le relazioni delle giovani generazioni sono completamente cambiate, ho potuto riflettere su una condizione che ci appartiene, che tocco con mano quotidianamente». Stessa cosa per Alessio Carestiato, che ha approfondito «il tema della sicurezza in rete e dell’accessibilità delle informazioni». Il tema sulla pandemia è stato scelto da Beatrice Conti e Virginia Dell’Anna: «Questo spunto ci ha permesso di parlare delle difficoltà di questi ultimi anni - dicono -, potendo mettere in gioco esperienza e competenze». Voce fuori dal coro è Rebecca Musiari: «Ho scelto la traccia sulla musica, perché si distacca dai temi trattati a scuola e mi ha permesso di parlare di una grande passione».
Al Rondani si preferiscono i temi sui social e sul valore della musica
«Sono soddisfatta di come sia andata» esce dal cancello del Rondani contenta Clara Punta. «Ho scelto il tema sui social - continua la studentessa -, anche altri miei compagni hanno scelto la stessa traccia».
Come Luca Bonfatti, che ha scelto di parlare di nuove tecnologie perché «era l’argomento più semplice - ammette -. Le altre tracce non mi hanno ispirato molto»; ed Emilia Lo Russo che si è soffermata sulla questione «di quanto i social influenzino anche la vita lavorativa - spiega - e sull’impatto della vita digitale su quella reale». Il finale del tema di Emilia è una presa di coscienza: «è necessario educare sin da piccoli all’uso corretto delle nuove tecnologie» chiosa. Daniela Brignoli ed Elena Bocchi hanno scelto il testo argomentativo su «Musicofilia» di Oliver Sacks: «Abbiamo riflettuto sul valore della musica per gli individui e la società - raccontano -. Inoltre, la musica è una passione, dà stimoli, accoglie stati d’animo». Un tema che ha permesso a Danila di sentirsi a proprio agio: «Sono uscita subito dopo le tre ore obbligatorie - ammette - sono abbastanza sicura di quello che ho fatto». Alice Barborini si è messa alla prova con il testo di Pascoli «La via ferrata»: «L’autore l’abbiamo studiato in modo approfondito durante l’anno».
L'emergenza covid e ambientale conquistano gli studenti dell'Itis
Attenti all’attualità e alle grandi emergenze globali: ecco il ritratto dei ragazzi dell’Itis «da Vinci» che, ieri, si sono misurati con il primo scritto della maturità. «Ho trattato la traccia C1 - spiega Davide Oppio - perché mi ha permesso di riflettere criticamente su una doppia emergenza globale: il Covid e la crisi ambientale». «Ero indeciso, ma ho scelto alla fine la C2 - sottolinea Claudio Marletta -: mi ha consentito di mettere in luce i rischi del web, dal cyberbullismo all’uso improprio dei social». Per Salvatore Fortunato «la C1, che ho scelto, era la più interessante dato che permetteva di collegare le conseguenze della crisi epidemiologica a quella climatica». «La traccia migliore? La C2: perfetta per un teenager - dice senza dubbio Anis Lebbi -. Parlare dei pro e contro di internet mi ha consentito di fare un discorso con tanti dati diversi». La C2 è stata scelta anche da Giuseppe Calandra: «Era la traccia che permetteva il più ampio discorso possibile». «Per me la C1 era la traccia più interessante - afferma Marin Bogus -. Collegare l’emergenza Covid a quella ambientale è stato un mix tra temi di assoluta rilevanza: l’inquinamento ha raggiunto il limite». Anche all’Itis i banchi distanziati e la sicurezza è stata garantita.
I ragazzi del Bertolucci: «La rete, la pandemia e la globalizzazione»
Ieri anche i ragazzi del liceo Bertolucci hanno affrontato il primo scritto della maturità con molta serenità.
Sono tutti stanchi, ma soddisfatti. «Ho scelto la traccia B2 sulla musica - racconta Ana Birca -: mi ha permesso di fare collegamenti con l’attualità, anche con la guerra in Ucraina». Federico Furlotti si è misurato con la traccia C2: «È un tema di grande attualità - spiega Federico -. Mi ha permesso di esporre le mie riflessioni su internet e sul fatto che la rete, a mio parere, ha impoverito le relazioni fra le persone». «Ho scritto della C1 perché mi ha interessato il tema della costituzione della Terra - aggiunge Pietro Nicolini - che ho trattato illustrando come la pandemia ha impattato sulla globalizzazione». Il racconto della senatrice Segre (B1) ha conquistato Guglielmo Allodi: «Le sue parole mi sono entrate dentro», dice. «La mia scelta? A1, la comprensione di Giovanni Verga - afferma Mattia Cattabiani -: è un autore che conosco bene e che abbiamo approfondito durante l’anno».
«La mia traccia è stata la B1 - spiega Riccardo Giusti, davanti al Bertolucci ma studente dell'Itis -. Sono stato colpito dalla storia della senatrice Liliana Segre».
Mara Varoli
Anna Pinazzi
Riccardo Zinelli
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