NUOVA ONDATA
La vita va avanti come se il virus non esistesse: le mascherine in pubblico sono sempre più rare. Anche perché non sono più obbligatorie. E poi è difficile biasimare chi, soprattutto con questo caldo, cerca di lasciarsi alle spalle le preoccupazioni di due anni e mezzo di divieti e limitazioni. Ma il Covid non molla: spinto dall'ennesima nuova variante, Omicron 5, continua continua a far volare il conteggio dei nuovi positivi.
«Al momento, in tutto l'ospedale Maggiore abbiamo 99 pazienti positivi ricoverati». Tiziana Meschi, responsabile del Covid hospital resta in allerta. L'attività dell'ospedale va avanti normalmente, ma in sette giorni il numero dei ricoverati è passato da 90 a 99.
«Al Barbieri abbiamo tutti i 60 posti letto occupati. Per ora i pazienti presentano febbre alta, forte mal di gola, spossatezza e dolori articolari. Per la maggior parte si tratta di persone ricoverate per altri motivi, a cui viene diagnosticata la positività al Covid».
Se la situazione dovesse peggiorare, il padiglione Barbieri, a regime, potrebbe arrivare ad ospitare 260 pazienti. Ma per il momento non ce n'è bisogno.
Una quindicina di altri positivi è agli Infettivi, tre sono in rianimazione, cinque in terapia semi intensiva, per terminare con gli ultimi quindici in Pneumologia. «Stiamo contenendo il fenomeno. In ospedale il lavoro va avanti senza problemi».
I numeri del contagio però parlano chiaro: i positivi aumentano di giorno in giorno. Per questo la sanità si prepara a reggere l'eventuale nuova ondata. «All'ospedale di Vaio sono in via di attivazione una ventina di posti letto a medio-bassa intensità». I letti si trovano nell'Unità di medicina interna diretta da Michele Meschi.
Più dei pazienti attuali, i medici sono preoccupati da quello che potrebbe accadere entro metà luglio. «C'è un'allerta del 118 che mette in guardia sul ritorno delle polmoniti interstiziali e delle insufficienze respiratorie». A Parma non sono ancora stati registrati casi, ma l'attenzione è massima. «Le prossime due settimane saranno un vero e proprio banco di prova».
Nel frattempo, la responsabile del reparto Covid invita alla massima prudenza, anche se i divieti sono ormai ridotti al minimo. «Omicron 5 è una variante contagiosissima, quindi, da medico, non posso che essere contraria al totale abbandono della mascherina. Sia al chiuso che all'aperto, là dove ci sono assembramenti, è consigliabile proteggersi con la Ffp2».
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