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Boom di positivi

Un anno fa 12 contagiati, oggi 594. Meschi: «E tanti non comunicano la positività. Non andava abolita la mascherina»

Un anno fa 12 contagiati, oggi 594. Meschi: «E tanti non comunicano la positività. Non andava abolita la mascherina»

di Mara Varoli

09 Luglio 2022, 03:01

I contagi da Covid? In Italia cento volte superiori all'anno scorso. E i dati di Parma e provincia confermano la tendenza: l'8 luglio del 2021 nel nostro territorio c'erano 12 nuovi positivi, mentre quest'anno ce ne sono ben 594. E come assicura la professoressa Tiziana Meschi «sono numeri sempre sottostimati perché sono in tanti che utilizzano l'auto test e non comunicano ufficialmente la positività». Anche per i ricoveri la distanza con il 2021 è notevole: l'anno scorso all'ospedale Maggiore c'erano 12 pazienti, oggi ce ne sono 101: «La circolazione del virus in questo momento è molto intensa - continua la Meschi -: l'uso delle mascherine al chiuso non andava abolito».

Virus molto contagioso

La responsabile del reparto Covid del Maggiore è preoccupata: «Questa fortissima circolazione del virus sta leggermente mettendo sotto pressione anche gli ospedali, tant'è che abbiamo dovuto aprire anche 20 letti Covid a Vaio. Complessivamente al Maggiore - sottolinea la professoressa - abbiamo 101 ricoveri, di cui 61 al Barbieri, 19 agli Infettivi, 14 in Pneumologia, uno in Rianimazione e 5 in Semintensiva». Ma quindi la terza dose non ha fatto da scudo? «Ricordiamo che il vaccino impedisce l'evoluzione grave della malattia - risponde Tiziana Meschi -. Il problema non è la terza dose di vaccino, ma il fatto che si è deciso per il liberi tutti. E non utilizzare la mascherina in ambienti al chiuso favorisce la circolazione del virus, in questo momento molto contagioso. Non era il momento di aprire tutto. Tant'è che al supermercato, nei negozi, dalla parrucchiera, nei teatri, al cinema e ai concerti nessuno più utilizza la mascherina». Non solo, anche sui mezzi di trasporto, autobus e treni, nonostante rimanga l'obbligo della mascherina sono davvero poche le persone che scelgono di proteggersi con la chirurgica o con la Ffp2. E il problema sta forse nel fatto che sbagliando si pensa al Covid come a una semplice influenza: «Nella maggior parte dei casi Omicron 4 e 5 si manifesta con naso che cola, mal di gola, qualche colpo di tosse, stanchezza e febbre, che può rimanere a 37 gradi o arrivare a 39. Ma c'è una parte della popolazione immunodepressa che può avere delle complicazioni e che quindi ha bisogno del ricovero in ospedale. È anche per questo che alle persone fragili e agli anziani va comunque consigliata la quarta dose, in attesa del nuovo vaccino contro le varianti. Tra i ricoverati troviamo ancora delle polmoniti interstiziali, anche se in una percentuale minore rispetto a prima. Sta di fatto che ora nonostante l'estate il virus sta circolando tantissimo. E bisogna essere cauti e mantenere le misure preventive: l'uso della mascherina prima di tutto».

Il bollettino

Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 1.625.755 casi di positività, 7.765 in più rispetto a giovedì. I pazienti ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 44 (+2 rispetto), l’età media è di 66,7 anni. I pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.213 (+33), età media 75,7 anni.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,2 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.439 nuovi casi, seguita da Modena (1.044), Reggio Emilia (996), Parma (594). I malati effettivi sono 78.073 (+7.399). Dieci i decessi e uno a Parma: un uomo di 88 anni.

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