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Quante volte è capitato di rispondere al telefono e dopo pochi istanti ascoltare qualcuno, o una voce metallica, che comincia a propinarci l’«offerta imperdibile» del giorno? Sono le chiamate di «telemarketing selvaggio», telefonate di pubblicità e informazioni non richieste, che assillano purtroppo chiunque sia provvisto di un cellulare.
Da mercoledì, però, qualcosa è cambiato. Da quella data è infatti attivo il Registro pubblico delle opposizioni anche per i cellulari, un servizio gratuito che permette di non ricevere più (o quasi) telefonate pubblicitarie indesiderate. Le modalità di iscrizione sono ben quattro: web, numero verde, email e raccomandata.
Con l’iscrizione al registro «è possibile non ricevere più telefonate commerciali o per il compimento di ricerche di mercato sui propri numeri fissi e mobili - informa Luisa Landro, avvocato di Confconsumatori Parma - Si intendono così revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo, che autorizzano il trattamento di numerazioni telefoniche nazionali». Vengono dunque resettati anche tutti i consensi che possiamo aver dato in precedenza quando abbiamo effettuato registrazioni online, per esempio. «Dopo l’iscrizione al registro, però, è importante stare attenti ad accettare termini e condizioni dei siti web che richiedono la nostra autorizzazione - prosegue Landro - altrimenti continueremo a ricevere chiamate indesiderate. Scegliamo, fra le varie opzioni, quella che vieta l’utilizzo dei nostri dati per interessi pubblicitari».
Le tempistiche sono già state definite: le chiamate non desiderate diventeranno illegali entro 15 giorni dall’iscrizione. E per le aziende di telemarketing, invece, come funziona? «Avranno accesso a una serie di servizi per verificare quali numeri hanno chiesto il blocco delle chiamate - spiega Landro – e quelle che non rispetteranno il nuovo regolamento potranno ricevere multe fino a 20 milioni di euro». Resteranno possibili solo le telefonate «da parte di quelle aziende con cui si ha un contratto attivo, o con cui lo si aveva fino a 30 giorni prima di iscriversi al Registro», specifica l’esperta.
Molte società di telemarketing, però, agiscono già in modo illegale: alcune di queste tentano direttamente di truffare i consumatori. Lo conferma anche Giovanni Franchi, presidente Konsumer Emilia Romagna: «Da anni a Konsumer arrivano centinaia di telefonate di cittadini che sono stati truffati telefonicamente - fa sapere l’avvocato -. Perché tramite queste chiamate indesiderate vengono anche acquisiti dati e informazioni su conti correnti. Sono diverse le cause iniziate per sottrazioni di denaro dai conti correnti su cui stiamo ancora lavorando». Il registro, quindi, «non è una soluzione definitiva, ma sicuramente è un passo importante - prosegue Franchi -. Certamente è un ottimo deterrente, che rende molto più complicato il lavoro illecito di molte aziende».
Un provvedimento «atteso da almeno due anni - afferma Fabrizio Ghidini, presidente di Federconsumatori Parma -, e che va incontro a un sentimento molto forte di insofferenza dell’opinione pubblica per l’invadenza che ha raggiunto il telemarketing». Il registro delle opposizioni «oggi non è uno strumento perfetto, perché ancora è da chiarire la questione delle telefonate provenienti dall’estero, ma è decisamente efficace», chiarisce Ghidini. E se le chiamate indesiderate dovessero continuare ad arrivare? «Si può fare riferimento alle associazioni dei consumatori del territorio o fare una segnalazione direttamente al Garante per la privacy».
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