LA TESTIMONIANZA
Attilio Ziveri è un parmigiano 59enne che di mestiere fa l'insegnante, ma da oltre vent'anni è un volontario della Protezione civile che si occupa di emergenze: dalle piene dei fiumi agli incendi boschivi, quando il dovere chiama Ziveri risponde sempre presente.
E così è successo anche quest'estate, quando nei giorni scorsi il dipartimento di Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha inviato in Sicilia, alle pendici dell'Etna, alcune squadre della Federgev, Federazione guardie ecologiche volontarie, per contribuire a spegnere i tanti incendi che si stanno verificando nella zona.
In «trincea» a Catania
«E' il secondo anno di fila che sono impegnato in missione nella provincia di Catania come spegnitore volontario - racconta Ziveri, al termine di una lunga giornata trascorsa sul fronte del fuoco -. Lo scorso anno eravamo scesi assieme ad altri parmigiani per rispondere a una richiesta di emergenza, quest'anno invece la strategia è cambiata e questo tipo di aiuto è stato programmato secondo un accordo tra il dipartimento di Protezione Civile dell'Emilia Romagna e la Sicilia».
La nostra regione sta portando avanti un servizio suddiviso su tre turni, che si concluderà nella giornata di venerdì 5 agosto. «Siamo presenti con una squadra di Modena, di Rimini e una squadra di guardie ecologiche volontarie composta da me e da altri tre volontari, due di Ferrara e uno di Bologna» precisa Ziveri
La giornata tipo
Le operazioni avvengono nella periferia di Catania, alle pendici dell'Etna. «La giornata tipo inizia alle 7 con la sveglia e la colazione - spiega Ziveri -. Alle 7,45 ci si divide e si parte in affiancamento alle squadre locali. Si cambia sempre la zona d'azione, raggiungendo un determinato distaccamento di spegnitori».
«La situazione è pesante»
Una volta avvisati degli incendi, i volontari si recano subito sul posto per entrare in azione. «Il problema è che molto spesso gli incendi divampano contemporaneamente in più zone - osserva la guardia ecologica parmigiana -. La situazione è molto pesante, anche perché non piove in maniera significativa da marzo e bisogna fare i conti con una siccità estrema».
«Grande accoglienza»
Proprio in questi giorni Ziveri e gli altri volontari sono stati impegnati per lungo tempo nello spegnere un incendio che ha richiesto l'utilizzo di dieci automezzi e decine di spegnitori.
«La gente e i volontari del posto sono stati felicissimi del nostro arrivo - prosegue - perché ormai sfiancati da questi continui incendi». «Un operatore - precisa quindi lo stesso Attilio Ziveri - mi ha confessato di essere intervenuto su circa un centinaio di incendi da marzo ad oggi. Si tratta di un numero davvero esagerato anche per queste zone, che testimonia quanto sia critica la situazione».
Impegno ventennale
Attilio Ziveri è da sempre impegnato come guardia ecologica. «Faccio vigilanza nei parchi, ma mi occupo anche di controlli relativi a caccia, pesca e raccolta funghi - racconta -. Faccio parte della Protezione Civile e ho ottenuto l'abilitazione allo spegnimento degli incendi boschivi e alle emergenze idrauliche».
«Nella vita - continua - faccio l'insegnante a chiamata, ma questo tipo di esperienze sono uniche perché, da un lato ti consentono di vivere pienamente il significato della parola «volontariato» e dall'altro, ti permettono di fare qualcosa di bello e importante per il territorio del nostro Paese. E poi siamo davvero benvoluti da tutta la gente, che ci accoglie sempre con grandissimo piacere».
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